Precipita elicottero a Kiev: almeno 18 morti tra cui il ministro degli interni ucraino

È precipitato un elicottero nella zona metropolitana di Kiev che ha ucciso il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrskyi, il viceministro Yevgeny Yenin e il segretario di Stato del ministero Yuriy Lubkovich. Lo schianto è accaduto intorno alle 8 di stamattina nelle vicinanze di un asilo a Brovary, sobborgo della capitale di circa 109.000 abitanti. I morti accertati per ora sarebbero almeno 18, tra cui tre bambini, e i feriti 29.

Cosa è successo

Il ministro dell’Interno Denys Monastyrskyi era in viaggio verso un «punto caldo» della guerra quando il suo elicottero è precipitato. Così afferma il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko alla Tv ucraina, come riportato per primo dalla Bbc. L’elicottero era un Eurocopter EC225 Super Puma appartenente ai Servizi di emergenza statali. Secondo fonti locali, tutte e nove le persone presenti a bordo sono morte. Dai primi rilevamenti sul luogo dell’incidente, sembra che l’aeromobile abbia prima colpito l’asilo per poi schiantarsi vicino ad un edificio residenziale e provocare un incendio.

Le altre nove vittime finora identificate, secondo Tymoshenko, sarebbero «persone del posto che portavano i propri figli all’asilo». Il personale dell’istituto e gli alunni sarebbero stati evacuati dall’edificio immediatamente dopo l’impatto, ma il numero di bambini dispersi è ancora ignoto, come comunica il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksiy Kuleba.

 L’investigazione e le possibili cause

Le cause della tragedia non sono ancora chiare. Per questo, come ha scritto il procuratore generale Andriy Kostin su Telegram, «investigatori ed esperti stanno lavorando in loco. Stiamo valutando tutte le possibili versioni». Intanto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha annunciato di aver aperto un’inchiesta, affidandola ad un gruppo speciale d’indagine.
L’incidente potrebbe essere stato causato dalla mancanza di visibilità. Al momento dello schianto, infatti, era buio e nebbioso. In più i funzionari ucraini come prassi volano a bassa quota per evitare i missili nemici. Alcuni testimoni, però, hanno confessato a Espreso Tv di aver sentito una forte esplosione e di aver visto l’elicottero volteggiare più volte in aria prima dell’impatto a terra. Il consigliere del governo di Kiev Anton Gerashchenko ha lanciato un appello a tutti i testimoni oculari affinché contribuiscano con quanti più dettagli possibili. Ha poi aggiunto: «Presto sapremo se si è trattato di un sabotaggio, di un malfunzionamento delle apparecchiature o di una violazione delle regole di sicurezza del volo».

 Le reazioni all’accaduto

La notizia ha colto alla sprovvista il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha commentato sui social la «terribile tragedia», sottolineando: «Il dolore è indicibile». Il primo ministro Denys Shmyhal ha aggiunto: «Una grande perdita per la squadra di governo e per l’intero Stato». La notizia è giunta presto al Parlamento Europeo, dove la presidente Roberta Metsola, nel corso della Plenaria a Strasburgo, ha informato i presenti dell’accaduto: «I nostri pensieri sono con il popolo coraggioso dell’Ucraina, le famiglie e i cari del ministro Monastyrskyi e del suo vice». Parole di solidarietà tramite i loro canali social anche da Emmanuel Macron e Rishi Sunak. La ministra degli interni tedesca Nancy Faeser ha offerto aiuto a Kiev nelle indagini sulle cause dell’indicente. Al coro si aggiunge anche la premier Giorgia Meloni: «Ci stringiamo attorno al Presidente Zelensky, al Governo ucraino e ai familiari delle vittime».

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