Michel Platini, ex presidente della Uefa, è stato fermato dalla polizia francese a Nanterre (Parigi) nell’ambito delle indagini sull’assegnazione dei Mondiali del 2022 in Qatar. A darne notizia ci ha pensato il sito transalpino Mediapart. Platini è stato condotto nell’Ufficio anticorruzione della polizia giudiziaria per essere interrogato. Sotto interrogatorio ci sarebbe già Claude Guéant che all’epoca dei fatti era segretario generale dell’Eliseo sotto la presidenza Sarkozy.
[EXCLUSIF] Soupçons de corruption pour l'attribution du #Mondial2022 au #Qatar: Michel Platini placé en garde à vue, Claude Guéant entendu comme suspect libre. https://t.co/7LwKO8SDZ2
— Mediapart (@Mediapart) June 18, 2019
L’assegnazione della Coppa del Mondo al Paese del Medio Oriente risale al 2010, periodo in cui l’ex calciatore della Juventus era a capo della Uefa. La decisione finale fu presa dall’allora numero uno della Fifa, Joseph Blatter. Seguirono però una serie di denunce, inchieste e arresti che travolsero il calcio mondiale fino al cambio ai vertici del potere calcistico con l’elezione di Gianni Infantino. Anche lo stesso Platini fu tirato in ballo con l’accusa di aver ricevuto da Blatter pagamenti illeciti, pari a 2 milioni di franchi svizzeri, per consulenze effettuate tra il 1999 e il 2002, e mai saldate fino al 2011. Per questo motivo il tre volte pallone d’oro ricevette una squalifica di 8 anni, poi ridotti a 4, e fu costretto a lasciare nel 2015 la Uefa, sostituito da Ceferin.
Il “Qatargate” era scattato nel 2016 per mano della Procura francese con l’accusa di “corruzione attiva e passiva di persona che non svolge funzione pubblica“. Al centro delle indagini un pranzo svolto dieci giorni prima dell’assegnazione del torneo all’Eliseo tra il presidente transalpino Sarkozy, Platini, l’attuale emiro del Qatar Tamim bin Hamad e lo sceicco Hamad bin Jassem, all’epoca primo ministro e ministro degli esteri dell’Emirato. Platini era già stato sentito come testimone nel 2017 riferendo di aver dato il suo voto al Qatar per i Mondiali: «Sapevo che avrei votato per il Qatar già prima del pranzo, ero andato solo per riferirlo a Sarkozy – le sue parole rilasciate durante un’intervista a Le Monde – Ho quindi chiamato anche Blatter per informarlo su quell’incontro».
Ma proprio poco tempo fa lo stesso ex capo della Uefa aveva lanciato dei pesanti attacchi: «Contro di me un complotto di Tas e Fifa. Ora si puniscano i colpevoli. Non è rimasta in piedi nessuna accusa di corruzione o altro. Ho idee su chi mi abbia colpito ma non ho prove».
ESTRANEO – «Michel Platini non ha assolutamente nulla da rimproverarsi e afferma di essere totalmente estraneo ai fatti». Recita così un comunicato diffuso dai collaboratori dell’ex numero uno della Uefa. «Non si tratta in alcun modo di un arresto ma viene ascoltato come testimone, in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura» sottolinea il comunicato diffuso dagli organi di stampa francesi.