Libia, sindaco di Misurata ucciso in un agguato

È stato rapito a un semaforo, mentre si trovava in auto con il fratello. Mohamed Eshtewi, sindaco di Misurata, è stato assassinato ieri sera, poco dopo il rientro da un viaggio a Istanbul con una delegazione di funzionari locali. Il suo corpo è stato abbandonato nei pressi dell’ospedale di Safwa, dove i medici hanno potuto solo constatare la morte per ferite multiple da arma da fuoco. Il fratello, colpito alla testa da un proiettile, è ricoverato in terapia intensiva.

Secondo il Libya Herald, le indagini si stanno concentrando sulle milizie islamiste di Misurata. Gruppi che, in passato, hanno spesso contestato e invitato alle dimissioni Eshtewi per via del suo sostegno al governo di unità nazionale di Tripoli.

Alcune fonti locali affermano però che gli inquirenti stanno vagliando altre piste. Come quella dei sostenitori di Gheddafi o del generale Khalifa Haftar, o ancora l’Isis. Tutte fazioni che avrebbero tratto beneficio dall’omicidio del sindaco.

L’uccisione di Eshtewi è avvenuta in una città, la terza del paese per popolazione, fino a oggi relativamente tranquilla nel mezzo del caos libico. Segue di due mesi circa, però, l’esplosione di una bomba nel tribunale cittadino, rivendicata dall’Isis, che aveva ucciso quattro persone e ne aveva ferite quaranta. Misurata, importante porto sul Mediterraneo a 200 km dalla capitale, è uno dei pochi centri della Libia ancora frequentati, per affari, da stranieri.

(MN)

No Comments Yet

Leave a Reply