In Russia è scattato il blocco di Instagram

Come preannunciato nei giorni scorsi, il governo russo ha bloccato Instagram dalla mezzanotte del 14 marzo.

Instagram inaccessibile

Secondo The Guardian, il Roskomnadzor, ossia l’autorità di regolamentazione statale delle comunicazioni, ha invitato gli utenti a rimuovere foto e video dall’applicazione, suggerendo di passare a piattaforme russe. Al momento, infatti, non è possibile aggiornare Instagram senza una connessione privata VPN. Mosca ha preso questa decisione venerdì scorso, dopo che la società Meta, di cui Instagram fa parte, ha dichiarato che avrebbe autorizzato gli utenti ucraini a pubblicare messaggi contro Putin e contro la guerra. Di conseguenza, l’ufficio del procuratore generale russo ha chiesto il riconoscimento di Meta e di tutte le realtà che rappresenta come “organizzazioni estremiste”. Le conseguenze saranno importanti: questa decisione infatti porterà 80 milioni di utenti russi a rimanere scollegati dal resto del mondo. Immediata la reazione di Adam Mosseri, numero uno di Instagram.

L’informazione russa ora

Soppressi i media indipendenti, bloccato Facebook e oscurato TikTok, informarsi in Russia, al momento, è una vera e propria sfida. Molte persone, nei giorni scorsi, già si erano autocensurate per evitare ritorsioni da parte delle autorità. A denunciare questa situazione Leonid Drabkin, coordinatore di OVD-Info, progetto mediatico russo volto a difendere la libertà di espressione e combattere la persecuzione politica. Drabkin fa infatti notare che negli ultimi giorni su Instagram l’attività dei russi su Instagram era notevolmente diminuita. Questo perché gli utenti russi erano terrorizzati dal fatto che anche il minimo riferimento alla guerra possa, di fatto, essere un pretesto per l’arresto. Molti, già prima del blocco, avevano già deciso di cancellare il proprio account dalla piattaforma. Molti altri invece hanno cambiato nome, ricorrendo a nomi fake e nickname non riconducibili alla propria identità.

Social media
Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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