
Un accordo preliminare raggiunto a Bruxelles sancisce la fine dei controlli fisici al confine terrestre tra Gibilterra e la Spagna. L’obiettivo dichiarato è quello di «facilitare la libera circolazione di persone e merci», senza modificare la sovranità della penisola, contesa tra Regno Unito (al quale appartiene) e Spagna (che la rivendica).
L’uscita sgradita dall’Unione Europea
La piccola penisola di Gibilterra, con i suoi 40mila abitanti, è da sempre al centro di una diatriba tra Regno Unito e Spagna. Per quanto la nazione iberica, unico Paese confinante, la vorrebbe annettere, considerandola una sorta di colonia sul suo territorio, Gibilterra è formalmente un territorio d’oltremare inglese. Per questa ragione, a seguito del referendum del 2016 sulla Brexit, Gibilterra ha dovuto assecondare la volontà degli inglesi di uscire dall’Unione Europea. Un addio detto con il cuore pesante, dal momento che il 95% dei gibilterriani aveva votato per restare nell’UE.
L’addio si è però rivelato, almeno in parte, solo un arrivederci. La prima “deroga” alla Brexit è arrivata nel 2021, quando un accordo tra Gran Bretagna e Spagna aveva permesso, tramite il confine con quest’ultima, il rientro nell’area Schengen (lo spazio europeo che prevede la libera circolazione delle persone). La parziale liberalizzazione ha trovato una sorta di completamento nella giornata di mercoledì 11 giugno 2025.
Un nuovo status
Tra il 2021 ed oggi Gibilterra era rimasta in una sorta di limbo: fuori dall’Unione Europea, ma dentro Schengen. In concreto, ciò significa che le persone provenienti dai Paesi Schengen possono entrare liberamente nel territorio gibilterriano, mentre i britannici che arrivano dal Regno Unito devono continuare a usare il passaporto, perché il Regno Unito non fa parte di Schengen.
Con l’ultimo accordo queste barriere cadono, così come sono rimossi i controlli su persone e merci che circolano nella zona. Per la sicurezza ordinaria, per esempio nei porti e negli aeroporti, gli addetti saranno sia spagnoli che britannici. Una risoluzione che fa felice prima di tutto la Spagna, dal momento che facilita il passaggio per tutti i cittadini che si spostano nell’exclave per lavorare. Ma anche il Regno Unito può sorridere: l’accordo su Gibilterra chiude una questione lasciata in sospeso dalla Brexit e mostra la capacità di collaborare con l’Europa pur restandone fuori.
Il commissario Ue per il commercio, Maros Sefcovic, ha parlato di «pietra miliare» e anche la presidente del Consiglio europeo, Ursula von der Leyen, ha commentato che l’accordo «salvaguarda l’integrità di Schengen e del mercato unito», oltre che assicurare stabilità e prosperità per la regione.
I welcome the conclusion of the talks on the future EU-UK agreement on Gibraltar.
It safeguards the integrity of Schengen and the Single Market, while ensuring stability, legal certainty and prosperity for the region.
Congratulations @MarosSefcovic on successful negotiations. https://t.co/pQtHWDY4Ac
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 11, 2025