Venerdì di terrore in Francia. Un uomo armato è entrato in un supermercato a Trebes, nel sud della Francia, al grido di «Allah Akbar» e ha preso in ostaggio la clientela. Dopo alcune ore di paura, sono intervenute le teste di cuoio che hanno fatto irruzione nell’edificio e hanno ucciso il terrorista. Il bilancio dell’attentato è di almeno 3 morti e due feriti, stando a quanto dicono le fonti francesi. L’Isis ha fatto sapere tramite Amaq, la sua agenzia di stampa e organo ufficiale di propaganda, di essere il mandante dell’attacco.
L’attentatore è Redouane Lakdim, marocchino di 26 anni, già noto alla polizia per piccoli reati di droga. Il ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb, ha spiegato che il killer ha agito da solo, e che era schedato, ma niente faceva pensare ad una radicalizzazione o che sarebbe passato all’azione con un attacco terroristico.
E insieme alla notizia della neutralizzazione dell’attentatore, arrivano anche la prime ricostruzioni su quanto avvenuto oggi a Trebes. Prima di barricarsi dentro al supermercato infatti, Lakdim aveva sparato colpi di arma da fuoco contro poliziotti a Carcassone, per poi rubare un auto, ferendo gravemente il conducente e uccidendo il passeggero a bordo. L’uomo sarebbe poi entrato nel Super U dei Trebes, inneggiando ad Allah e dicendo di voler vendicare la Siria, secondo quanto riportato dal giornale locale La Depeche du Midi. Lakdim aveva poi preso in ostaggio la clientela del supermarket, chiedendo la liberazione di Salah Abdeslam, l’unico superstite degli attentati parigini del 13 novembre 2015, attualmente incarcerato in Francia.
Nella ricostruzione dei fatti resa alla stampa dal ministro dell’Interno Collomb, un tenente colonnello dei gendarmi si è offerto volontariamente per sostituire gli ostaggi nelle mani del terrorista, ed è rimasto da solo con Lakdim. Gli ostaggi sono stati evacuati dall’edificio, e hanno ricevuto assistenza fuori dal supermercato. Il tenente, definito da Collomb un «eroe» è rimasto ferito gravemente, ma è vivo.
Sul posto, insieme al ministro degli Interni, è arrivato anche François Molins, procuratore della Repubblica di Parigi, mentre il presidente Emmanuel Macron, impegnato a Bruxelles per il vertice Ue, viene informato della situazione «minuto per minuto». Lo stesso vale anche per il premier Edouard Philippe, attualmente in missione a Mulhouse: Philippe, dopo aver precisato che si è trattato di un attacco terroristico, ha annunciato in un’intervista il suo rientro d’urgenza per Parigi. (as)