Florida, studenti per la prima volta in classe dopo strage di S. Valentino

Sono tornati a scuola per la prima volta dal 14 febbraio, giorno della strage nella quale hanno perso la vita 17 persone in un istituto superiore a Parkland, in Florida.

I ragazzi sono stati scortati da cinquanta agenti in uniforme dentro i locali della Majority Stoneman Douglas High School, mentre un team di psicologi era a disposizione per aiutare gli studenti a rientrare serenamente nella routine di tutti i giorni. Ma le lezioni non riprenderanno regolarmente prima di giorni, se non settimane: prima i ragazzi devono riacquisire confidenza con i luoghi nei quali sono morti i loro compagni di scuola, dove si sono dovuti nascondere per non essere colpiti dai proiettili dell’attentatore. Queste le decisioni del sovrintendente dell’istituto Robert Runcie.

Intorno alla scuola c’era una lunga fila di auto e decine di giornalisti, segno che non tutto è ancora tornato alla normalità. Gli studenti, insieme ai genitori e allo staff di insegnanti e dipendenti dell’istituto, sono stati fatti entrare attraverso un cordone. Sull’entrata principale campeggiava uno striscione con su scritto «Bentornate aquile», mentre il vialetto interno al campus era fiancheggiato da fiori, fotografie, pensieri e frasi per gli studenti uccisi.

Per molti dei ragazzi questo giorno è stato l’occasione per far vedere al resto degli Stati Uniti quanto il corpo studentesco della Majority Stoneman Douglas High School sia rimasto forte e unito in questa tragedia. Dopo due settimane di dolore, lacrime, paure, mischiate ai fiori e alle candele accese in ricordo dei compagni morti, la forza degli studenti si è vista anche nell’iniziativa di indossare delle magliette bordeaux personalizzate con slogan come #MSDStrong (Majority Stoneman Douglas è forte).

Piccoli segnali, che mostrano come il pensiero di tutti i ragazzi sia uno solo: «Non vogliamo avere paura». (as)

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