Volodymyr Zelensky è il nuovo presidente dell’Ucraina. Il comico ucraino è conosciuto per il suo ruolo nella seguitissima serie “il Servitore del popolo” dove Zelensky veste i panni di un professore di storia che diventa presto il nuovo presidente. Nella fiction infatti infiamma gli studenti con un appassionante lezione in cui attacca pesantamente i “cattivi” che hanno rovinato l’Ucraina. Gli studenti decidono di riprendere tutto e di caricare il video su YouTube che diventa in poco tempo virale e conquista gli ucraini. Da lì la discesa in campo e la vittoria. La finzione è diventata presto realtà.
L’attore ha deciso di candidarsi nel dicembre del 2018. Ha quindi fondato il partito “Servitori del popolo”, in poco tempo ha scalato i sondaggi e il 21 aprile 2019 i cittadini gli hanno dato fiducia e lo hanno eletto presidente. Zelensky infatti ha dominato il primo turno battendo l’ex eroina della rivoluzione arancione del 2004 Yulia Tymoshenko e, al ballottaggio, ha schiacciato Petro Poroshenko con il 73% dei voti. Secondo gli exit poll Poroshenko si è infatti fermato al 27%. Zelensky non ha perso tempo e ha già pronunciato il suo primo discorso da presidente. L’attore comico, rivolgendosi ai paesi dell’ex Unione Sovietica, ha detto: «Guardateci, tutto è possibile!».
Durante la campagna elettorale il neo presidente, a differenza degli altri candidati, non ha fatto promesse concrete e non ha voluto prendere impegni scritti. Il suo attegiamento quindi è stato duramente attaccato dai suoi avversari. Lo hanno infatti definito non idoneo a guidare l’Ucraina.
Il suo programma politico, in effetti, è molto scarno e rende imprevedibile la linea politica che il nuovo governo adotterà. L’attore ha più volte dichiarato di voler sdradicare la corruzione e di voler combattere lobby e oligarchi, ma sulle modalità non si è voluto esprimere. In materia di politica estera ha promesso la sua vicinanza alla Nato e all’Europa, ma non è ben chiaro l’atteggiamento che assumerà nei confronti dei separatisti del Donbass e del grande nemico Vladimir Putin. Non esclusa la possibilità che, il leader del Cremlino, dia maggiori concessioni al nuovo presidente. Putin infatti non gli imputa nulla considerato che l’attore non ha trascorsi politici. Zelensky potrebbe così essere l’uomo della pace vera con la Russia.
Il primo compito del neo presidente quindi sarà sicuramente quello di riaprire una vera trattativa con le regioni ribelli e di sperare in nuove elezioni del parlamento di Kiev – la cui legislatura scadrà a ottobre – per creare una sua maggioranza. Non dovrà dimenticare che la linea ufficiale del Paese è che Donbass e Crimea tornino all’Ucraina e chi dice il contrario rischia di entrare di diritto nella lista dei non desiderati, come accaduto ai cantanti italiani Al Bano e Toto Cotugno.