La compagnia EasyJet ha annunciato la sospensione di tutti i voli a seguito delle restrizioni di molti governi nazionali per limitare il contagio da Covid-19. Gli ultimi viaggi sono stati effettuati nella giornata di ieri, domenica 29 marzo.
Secondo quanto riferito in una nota, nei giorni scorsi la compagnia ha “riportato a casa oltre 45mila persone, operando più di 650 voli”.
L’azienda di trasporto aereo low cost, in aggiunta, non ha escluso la possibilità di continuare a effettuare i rimpatri, qualora ci fosse una richiesta esplicita degli Stati interessati.
“Sono estremamente orgoglioso del modo in cui le persone di Easyjet si sono fatte avanti e hanno dato il meglio di se’ in un momento cosi’ difficile – ha commentato Johan Lundgren, amministratore delegato di EasyJet –, molti membri dell’equipaggio si sono offerti volontari per effettuare voli di rimpatrio per consentire ai nostri clienti di tornare a casa”.
Il vettore aereo “continuerà a intraprendere tutte le azioni possibili per eliminare i costi e le spese non cruciali per l’azienda a ogni livello, al fine di contribuire a mitigare l’impatto del Covid-19 – aggiungono i vertici della compagnia –, d’altronde la scelta “ha un impatto significativo, ma il gruppo può contare su uno stato patrimoniale solido, senza debiti da finanziare fino al 2022”.
Motori spenti, dunque, e brutte notizie per l’Italia. L’aeroporto di Milano Malpensa è sede del quartier generale EasyJet con 22 aerei e un centro di addestramento pilota. L’hub milanese è il principale aeroporto fuori dal Regno Unito con un transito di poco meno di 8 milioni di passeggeri, quasi un terzo del suo traffico totale.
La compagnia di volo non ha comunicato alcuna data di ripresa delle attività; tuttavia, una parte dei dipendenti continuerà a ricevere l’80% dello stipendio, avvalendosi del regime di cassa integrazione.
