Interrogato ieri mattina per diverse ore dagli agenti di una stazione di polizia nel 14° arrondissement di Parigi, il “mostro sacro” del cinema francese Gerard Depardieu ha negato – di nuovo – ogni accusa.
Alla lista di donne che lo accusano di molestie sessuali se ne sono appena aggiunte altre due.
La prima, Amélie, una scenografa di 53 anni, ha accusato Depardieu di averla aggredita sul set del film Les Volets Verts. La donna ha presentato denuncia alla polizia a Febbraio, dicendo che l’attore le ha prima rivolto commenti osceni e poi l’ha aggredita in un corridoio mentre usciva dal set (una villa dove è stato girato il film). Dal racconto fornito dalla scenografa agli investigatori, l’aggressione appare innegabilmente violenta: Depardieu l’avrebbe prima afferrata “brutalmente”, chiudendo le gambe intorno a lei con una “forza fenomenale” che le impediva di muoversi, e poi avrebbe cominciato a toccarle tute le parti del suo corpo facendo commenti espliciti. La sensazione, ha raccontato Amélie, era quella di essere in trappola, in preda al panico, tanto da avere difficoltà a respirare. Sarebbero state proprio le guardie del corpo dell’attore ad intervenire e a fermare l’aggressione.
L’avvocato di Amélie è Carine Durrieu-Diebolt, già legale dell’attrice Charlotte Arnould che nel 2020 ha accusato Depardieu di averla stuprata nella sua casa di Parigi, nel 2018. All’epoca Arnould aveva 22 anni e Depardieu, amico di suo padre, 70.
Un << orrore assoluto >> . Queste le parole usate dall’attrice in un documentario per descrivere il presunto attacco, avvenuto peraltro in un momento in cui l’attrice soffriva di anoressia
<< Mai e poi mai ho abusato di una donna >> , sono invece le parole di Depardieu in una lettera aperta al quotidiano francese Le Figaro.
La seconda denuncia è di un’assistente tecnica del film Le Magicien et Les Siamois, del 2014. La donna, 24enne all’epoca delle riprese, ha raccontato al Courriere de l’Ovest di aver subito molestie da parte dell’attore a casa sua, in Rue du Cherche-midi, durante gli incontri preparatori.
Anche in questo caso, immancabili nel repertorio dell’attore la sfilza di frasi oscene a corredo di molestie fisiche nelle parti intime.
Le donne che hanno accusato l’attore di violenza e molestie sono circa una ventina.
Tra loro anche Emmanuelle Deveber, l’attrice che nel 2019 ha denunciato pubblicamente il gigante del cinema francese e che lo scorso 7 Dicembre si è suicidata gettandosi nella Senna. Lo stesso giorno, durante un programma d’inchieste su France 2, è andato in onda il documentario choc La Chute de l’ogre.
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Non solo Francia. Ad imputare a Depardieu le medesime accuse anche la giornalista e scrittrice spagnola Ruth Baza, che a metà Dicembre ha denunciato alla polizia spagnola un presunto stupro subito da Baza nell’ottobre 1995, a Parigi.
Intanto, in attesa del processo penale che Depardieu dovrà affrontare ad Ottobre, Emmanuelle Macron lo difende definendolo << attore immenso che rende orgogliosa la Francia >>.