Quello che succede in Iran, resta in Iran. O meglio, le notizie riguardanti i contagi da Coronavirus non dovrebbero varcare le soglie del Paese. Per fortuna esiste internet che permette al resto del mondo di sapere cosa sta accadendo all’interno dei confini nazionali. Uno dei consiglieri del ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, è morto in seguito a complicazioni derivanti dal contagio da Covid-19. Hossein Sheikholeslam, ex ambasciatore in Siria e ora membro del gabinetto del ministero è deceduto. Stessa sorte è toccata a Mohammad Mirmohammadi, consigliere senior della Guida Suprema. L’8% dei parlamentari di Teheran sarebbe stato colpito dal virus.
Con Cina e Corea del Sud, l’Iran è il Paese in cui l’epidemia è più diffusa. Si usano però termini incerti, perché è quasi impossibile ottenere notizie dai mezzi di informazione standard. L’Oms, che tiene conto dei contagi a livello globale, si affida ai dati forniti dalle autorità e brancola nel buio. Secondo le stime ufficiali, il numero degli infettati sarebbe di poco superiore a quelli registrati in Italia.
Uno studio effettuato dall’Università di Toronto, però, sostiene che la quantità dei contagiati sarebbe superiore di circa cento volte a quelli dichiarati. I morti, quindi, sarebbero molti di più di quelli registrati nella cifra ufficiale: si parla di migliaia di persone. Lo studio ha però dati fino a febbraio e nel corso della prima settimana di marzo i decessi come i contagi potrebbero essere aumentati.
Il governo ha imposto alcune restrizioni per i luoghi di culto e ha vietato i raduni per le preghiere. Il presidente Rouhani però ha annunciato di non aver previsto la quarantena per intere città colpite dal virus.
Gli studi dell’Università Johns Hopkins e del Coronavirus Resource Center dicono che, alla fine dell’emergenza mondiale, potrebbe essere appurato che l’epidemia, pur essendo scoppiata in Cina, sarebbe diventata forte e incontrollabile proprio in Iran. I motivi del silenzio dietro l’alto numero di contagi e di decessi sarebbe dovuto anche al coinvolgimento di soggetti degli organi più alti dello Stato.
Il ruolo di Reddit nell’informazione
L’epidemia rischia di far collassare non solo il sistema sanitario, politico ed economico del Paese, ma di far franare anche il tessuto sociale. I dettagli sulla drammaticità di quanto sta accadendo in Iran arrivano da Reddit, un social news aggregator che funge da piattaforma di discussione, distribuzione e condivisione soprattutto di notizie. Il suo ruolo si sta rivelando fondamentale per tenere sotto controllo la situazione iraniana e per far sì che la stessa popolazione possa avere la percezione di quello che sta accadendo. Sebbene l’ingresso ai social sia sotto censura, alcuni utenti più esperti riescono ad accedere ricorrendo Virtual Private Network (VPN) che permettono di collegare i dispositivi a un server remoto di un paese a scelta. Questo consente di mascherare il proprio indirizzo IP, in modo che appaia un accesso a Internet tramite la posizione del server scelto invece che dalla localizzazione effettiva.
Questo servizio garantisce l’anonimato online. Le VPN usano una crittografia di categoria militare per proteggere le informazioni personali. Se un hacker o in questo caso il governo mettesse le mani sui dati di chi sta viaggiando attraverso la rete, non avrebbe modo di leggerli. Risulterebbero senza senso. Gli utenti quindi accedono alla rete per vie traverse e sicure. E così riescono a far passare, soprattutto tramite Reddit, le informazioni che rendono l’idea di quanto in realtà la crisi da Covid-19 sia grave in Iran. E c’è da preoccuparsi, tanto: la popolazione ha incendiato una clinica di Bandar Abbas, città sulla costa del Paese. Si credeva che al suo interno ci fossero pazienti infetti da Coronavirus in quarantena. Sarebbero state dieci le persone trasportate nella struttura dalla città di Qom, l’epicentro dell’epidemia.
La notizia di un trasferimento di infetti da Covid-19 è stata smentita dopo l’incendio. Non è sicuro che non vi fossero persone in quarantena all’interno della clinica, né si sa il numero preciso di ricoverati. Quello che è certo, è che la gente è così spaventata da aver dato fuoco a un ospedale. Il video è stato postato su twitter.
Protesters in Iran have set fire to Tohid Bandar Abbas Clinic where Coronavirus patients are being quarantined. #COVID19 #CoronaVirus #Pandemic pic.twitter.com/9xBa0ILU38
— Tore Rasmussen (@ToreRasmussen) February 28, 2020
Social come Reddit, poco utilizzati in Italia ma di fondamentale importanza in Paesi nei quali vige la censura, permettono di far filtrare notizie da e in Iran. Non è possibile però avere dettagli su quanto invece sta avvenendo in Corea del Nord, che pure resta in un silenzio più ostinato di quello iraniano. Il social si sostituisce all’informazione canonica, ma veicola anche articoli e servizi di testate libere nel mondo. Secondo AP, l’8 marzo, le autorità sanitarie hanno dichiarato che gli ospedali del Golestan sono pieni. Qui i letti per struttura dovrebbero essere circa 2.600. Sempre secondo i numeri, l’idea che le strutture ospedaliere siano piene suggerisce la gravità dell’epidemia nel Paese.
La situazione descritta dai medici sui social è disperata. Secondo quanto postato online, gli infermieri hanno da tempo finito l’attrezzatura adeguata per sostenere l’epidemia e si avvolgono in asciugamani che poi gettano via. Continuano a ribadire che i numeri ufficiali sono sbagliati. « L’Iran ha bisogno della paura più che della speranza» scrivono su internet.