A due giorni dal voto, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, non ha dubbi sulla capacità del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di discutere con i partiti, agevolando così la formazione di un Governo stabile. Il Commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, ha poi aggiunto che la decisione del Capo dello Stato sicuramente permetterà all’Italia di confermare il suo impegno europeo e la sua posizione nel cuore dell’Europa.
Mentre sul piano politico la Commissione Ue si è mostrata fiduciosa sull’inizio della prossima legislatura, il vicepresidente ha però ammesso che la crescita dell’Italia è ancora molto sotto la media europea, nonostante si sia rafforzata nel 2017. Secondo Dombrovskis, a ciò si aggiungono, l’elevato debito, il secondo dell’Ue, la bassa produttività e i problemi del sistema bancario che però – ha spiegato – l’Italia sta affrontando.
Per la Commissione Ue resterebbero dunque «squilibri eccessivi», dovuti a ostacoli di natura strutturale, come l’accelerazione del costo del lavoro e la bassa inflazione. Fattori che incidono negativamente sulla competitività economica del nostro Paese. «Il perdurare di questa situazione – ha scritto nel suo rapporto la Commissione – in un contesto di crediti deteriorati ancora elevati e disoccupazione, potrebbe avere delle implicazioni transnazionali».
Se, da una parte, infatti, il debito italiano si è stabilizzato, dall’altra, non sembra però aver «imboccato un percorso di ferma discesa, perché il Paese ha in qualche modo rallentato con le riforme», ha concluso la Commissione.
Intanto, nel dopo elezioni, Antonio Tajani ha fatto sapere di voler continuare a ricoprire il ruolo di Presidente del Parlamento. «Non ho mai fatto campagna elettorale» ha dichiarato ai microfoni del Gr1 Rai.
(chc)