Colpo di Stato in Burkina Faso. Dopo le sparatorie nelle caserme della capitale Ouagadougou, infatti, l’esercito si è ammutinato e il presidente Roch Marc Christian Kaboré sarebbe stato arrestato. A confermare la notizia i media locali e Reuters. L’esercito burkinabé, che ha subito pesanti perdite negli anni di lotta al jihadismo, ha chiesto a Kaboré di firmare le dimissioni entro 72 ore.
I motivi del colpo di Stato contro Kaboré
Il popolo ha organizzato la manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente, secondo i manifestanti incapace di arginare la piaga del terrorismo che affligge il Burkina dal 2015, e ha saccheggiato il quartier generale del partito politico di Kaboré. La frustrazione è aumentata soprattutto a seguito delle uccisioni da parte dei miliziani. Infatti, i terroristi dello Stato Islamico e di al-Qaeda, a novembre avevano ucciso 49 soldati e 4 civili.
Le reazioni del governo
Dopo una notte di sparatorie e disordini contro il governo, l’esercito, fedele al presidente, ha usato gas lacrimogeni per disperdere la protesta. Secondo un cronista di France Presse dieci soldati incappucciati si sono posizionati davanti al quartier generale della televisione nazionale. Ancora non è chiaro se i soldati schierati stiano cercando di prendere il controllo della Radio e Televisione Burkinabe o si tratti di fedeli al governo inviati per metterla al sicuro. «Stiamo monitorando la situazione», ha dichiarato Aime Barthelemy Simpore, ministro della Difesa del Burkina Faso. Simpore non ha parlato dell’arresto di Kabore, mentre ha confermato la carcerazione di 10 soldati e 5 civili a seguito del golpe. Le proteste si sono svolte anche in altre città.