Trump, nuovo ribaltone: il nuovo il consigliere per la Sicurezza sarà John Bolton

Ennesimo ribaltone alla Casa Bianca: a soli dieci giorni dal siluramento del Segretario di Stato Rex Tillerson, il presidente Donald Trump ha scelto di dare il benservito anche al consigliere per la Sicurezza Nazionale Herbert Raymond McMaster. A prendere il suo posto sarà l’ex ambasciatore Usa all’Onu John Bolton, che diventerá così la terza persona a ricoprire tale incarico nel corso dell’attuale mandato presidenziale. Il primo era stato Michael Flynn, licenziato nel febbraio 2017 a seguito dello scoppio del Russiagate. L’ufficiale passaggio di consegne è in programma per il prossimo 9 aprile.
Secondo fonti repubblicane, a determinare lo strappo tra Trump e McMaster sarebbero state le sostanziali «differenze di stile e personalità» che li separavano. Nello specifico, “The Donald” non avrebbe gradito i toni burberi e paternalistici con cui il consigliere, apprezzato generale a tre stelle, gli forniva periodicamente i  suoi briefing. Ultimo episodio, il rifiuto del tycoon di dare seguito al monito formale del suo team a non congratularsi con Vladimir Putin per la recente rielezione al Cremlino.

Un tweet al veleno di Trump risalente allo scorso 18 febbraio aveva fatto da preludio alla definitiva separazione: «Il generale McMaster ha dimenticato di dire che i risultati delle elezioni 2016 non sono stati influenzati o cambiati dai russi e che l’unica collusione è stata tra la Russia e la corrotta Hillary (Clinton ndr)».
Ed è sulla medesima piattaforma che il leader Usa ha ora ufficializzato il sopraggiunto “cambio della guardia”: «Ho il piacere di annunciare che, dal 9 aprile, l’ambasciatore John Bolton sarà il mio nuovo consigliere per la Sicurezza Nazionale – ha scritto Trump. Sono molto grato per il servizio del generale H.R. McMaster che ha fatto uno straordinario lavoro e resterà sempre mio amico».

L’attenzione, adesso, si sposta dunque sulla figura del nuovo consigliere. Meglio: sulle sue posizioni in tema di politica internazionale. In passato Bolton si è infatti detto favorevole alla guerra a Iran e Corea del Nord, mentre nel 2013 si era evidenziato come uno dei più ferventi fautori dell’invasione americana dell’Iraq. Dopo la nomina, l’ex ambasciatore Onu ha però glissato sulle sue vecchie esternazioni: «Non sono mai stato timido su quello che è il mio punto di vista – ha dichiarato ai cronisti. Ma oggi quello che ho detto da privato cittadino è alle mie spalle. La cosa importante è quello che dice il presidente e i consigli che gli offro». (av)

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