Biden firma tre ordini esecutivi per migliorare il sistema d’immigrazione

Una task force per riunire centinaia di famiglie, una politica di inserimento ed integrazione degli immigrati e una manovra di rilancio per ridurre il flusso migratorio. Questi sono i tre provvedimenti che ieri, 2 febbraio 2020, Joe Biden ha firmato dalla Casa Bianca. La vicepresidente Kamala Harris, la First Lady Jill Biden e Alejandro Mayorkas, nominato come segretario per la sicurezza nazionale, affiancheranno il Presidente verso un “sistema di immigrazione più umano, ordinato e regolato”. Una politica in netto contrasto con la vecchia amministrazione.

Riunificare le famiglie

L’obiettivo principale di questi mesi è stata la creazione di una task force che si occupasse dell’identificazione e del ricongiungimento familiare. La politica di “tolleranza zero”, voluta dal presidente Donald Trump, ha diviso centinaia di minori dalle loro famiglie. Tra il 2017 e il 2018 si stima che siano stati circa 611 i bambini separati dai funzionari di frontiera al confine tra Stati Uniti e Messico. Una politica che, secondo Biden, ha portato solamente “caos, crudeltà e confusione”.

Centinaia di famiglie separate al confine
“Resta in Messico”

Il secondo provvedimento si focalizza alla radice del problema della migrazione. Le migliaia di persone che, ogni anno, tentano di varcare il confine verso gli Stati Uniti, sono costrette ad abbandonare il loro paese d’origine per gli alti livelli di povertà e disoccupazione. Per questo motivo, l’ordine esecutivo Migrant Protection Protocolos, fornirà aiuto e supporto per sostenere iniziative di lotte alla corruzione e rilancio dell’economia. Lo scopo sarà quello di favorire lo sviluppo di questi Stati e “affrontare le cause originarie” dell’esodo.

Integrazione e inclusione

L’ultimo ordine esecutivo, firmato da Biden, riguarderà proprio gli Stati Uniti. Uno dei principali temi di divisione, infatti, è stato proprio quello sull’immigrazione. Donald Trump, attraverso la costruzione del muro con il Messico e l’emissione del Muslim Ban, non ha mai promosso una politica di accettazione e di integrazione. Per invertire questo andamento, il provvedimento cercherà di favorire l’inserimento degli immigrati nel paese e semplificare il processo di naturalizzazione per renderlo più rapido e accessibile.

Greta Dall'Acqua

Nata e cresciuta a Torino, ma viaggiatrice compulsiva. Amo guardare la realtà con gli occhi degli altri, raccontando storie e culture differenti attraverso le immagini. Come aspirante reporter cerco sempre di cogliere il fotogramma perfetto che possa dar voce alla diversità e al cambiamento. Laureata in comunicazione, media e pubblicità all'università Iulm e attualmente giornalista praticante per Masterx.

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