Il ponte Francis Scott Key di Baltimora, nello Stato americano del Maryland, è crollato all’1:30 ora locale di martedì 26 marzo (6:30 ora italiana). Uno dei piloni è stato colpito da una portacontainer, che poi ha preso fuoco. Come riporta la Bbc, al momento del crollo erano presenti 20 operai al lavoro sul ponte. Le autorità contano sei dispersi nelle acque del fiume Patapsco, dove sono precipitati anche diversi veicoli.
Nel corso della mattinata, i soccorsi hanno tratto in salvo due persone, una delle quali è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni. Nel frattempo, le operazioni di salvataggio continuano.
La nave ha perso propulsione mentre si dirigeva verso l’uscita del porto, avvertendo le autorità che l’imbarcazione non era più sotto controllo. Lo riferisce la Abc, che cita la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency: «La nave aveva informato il ministero dei Trasporti del Maryland di aver perso il controllo e che una collisione con il ponte era possibile». Nel frattempo, le verifiche sulle cause dell’incidente proseguono, ma il capo della polizia di Baltimora Richard Worley ha escluso che si tratti di terrorismo o di atti intenzionali. La conferma è arrivata anche dalla divisione dell’FBI della città, che ha preso parte alle indagini.
Il percorso della portacontainer
La nave Dali, lunga 300 metri, batteva bandiera di Singapore ed era diretta a Colombo, in Sri Lanka. Tutti i membri dell’equipaggio, inclusi i due piloti a bordo, sono stati rintracciati e non si contano feriti.
Come riferisce la Bbc, l’imbarcazione, salpata alle 00:24, avrebbe dovuto navigare al centro del canale, largo circa 350 metri. Ma poco prima dell’impatto si è improvvisamente allontanata dal percorso prestabilito, cominciando a rallentare.
Secondo Ian Firth, ingegnere strutturale e progettista di ponti intervistato dalla Bbc, il Francis Scott Key è crollato «come risultato di una forza d’impatto molto grande», quella esercitata dalla Dali. Una nave pesante come una portacontainer, infatti, è in grado di imprimere un carico elevato, di migliaia di tonnellate. La struttura del pilone, come ha precisato l’ingegnere, è «relativamente fragile, una specie di cavalletto con gambe singole».
Dichiarato lo stato di emergenza
Il governatore del Maryland, Wes Moore, ha dichiarato lo stato di emergenza. In un post su X ha affermato di essere «in stretto contatto con le autorità federali, statali e locali che stanno portando avanti i soccorsi».
My office is in close communication with U.S. Transportation @SecretaryPete Buttigieg, Baltimore @MayorBMScott, @BaltCoExec, and @BaltimoreFire as emergency personnel are on the scene following the collapse of the Francis Scott Key Bridge.
— Governor Wes Moore (@GovWesMoore) March 26, 2024