Australia in fiamme
e Indonesia sommersa:
cosa succede?

Non solo Amazzonia. Temperature record e grave siccità hanno contribuito ad alimentare gli incendi che hanno devastato l’Australia. In fiamme da fine settembre, la terra dei canguri e dei koala ha visto intensificare il fenomeno nell’ultima settimana a causa dell’assenza di piogge e degli oltre 40 gradi. I gravi eventi hanno ucciso 24 persone e distrutto sei milioni di ettari di cespugli, foreste e parchi.

Gli Stati colpiti

L’area più colpita, secondo il sito della BBC, è quella del Nuovo Galles del Sud dove sono bruciati 4 milioni di ettari e distrutte più di 1300 case. Più di 130 incendi hanno devastato tutto lo Stato, alimentati dai forti venti e dalla siccità. La cittadina di Balmoral, vicino Sidney, è stata quasi rasa al suolo e per questo motivo è stato proclamato lo stato di emergenza.

A Victoria sono bruciati oltre 800mila ettari. Gli incendi hanno causato la morte di due

Alcuni cittadini di Mallacoota costretti a lasciare le loro case e spostarsi verso le spiagge ( Australian Department of Defence / Helen Frank / Handout – Anadolu Agency )

persone e, nell’East Gippsland, sono state distrutte 43 case. Il 31 dicembre i cittadini di Mallacoota sono fuggiti in spiaggia e più di 1000 turisti e residenti sono stati evacuati dalla marina australiana. La città di Cooma ha dovuto affrontare anche l’esplosione di una cisterna, contente milioni di litri di acqua, che ha inondato l’intera cittadina. Gli incendi hanno causato danni anche alla fauna australiana. Quasi un terzo dei koala del Galles potrebbe essere morto e un terzo del loro habitat distrutto. La qualità dell’aria di alcune città, come Canberra, è stata tra le peggiori nel mondo. Truppe, navi e aerei da tutto il mondo sono stati inviati per aiutare a spostare la popolazione e spegnere gli incendi.

La crisi politica
Una volontaria ha rifiutato di stringere la mano al primo ministro Scott Garrison. (Fonte: CorriereTv)

Il primo ministro Scott Garrison ha affermato che lunedì 6 gennaio si riunirà il comitato di gabinetto della sicurezza nazionale per cercare una soluzione agli incendi boschivi. Tra le misure adottate, il richiamo di 3mila riservisti dell’esercito. Garrison ha inoltre dispiegato una terza nave militare per fornire aiuti umanitari e annunciato che istituirà un’agenzia di recupero per aiutare le famiglie e le comunità in difficoltà. La fondazione contribuirà a ricostruire le infrastrutture e a fornire supporto psicologico ed economico alle famiglie. Nonostante questo, Il primo ministro rischia il posto. Garrison sta affrontando un periodo di forte crisi non solo ambientale, ma anche politico. Finito al centro delle polemiche a causa di un suo viaggio alle Hawaii mentre il Paese bruciava, le opposizioni e anche alcuni cittadini non hanno risparmiato critiche e commenti negativi. Anche il capo dei vigili del fuoco ha attaccato il primo ministro, dicendo di essere venuto a conoscenza del richiamo dei riservisti solo attraverso i media.

Gli incendi australiani

L’Australia non è nuova a questo tipo di eventi. Nel 2009 ha dovuto affrontare quello che è stato definito “il sabato nero” con la morte di 180 persone. Il 2019 è stato l’anno più caldo con dicembre che ha superato i 40 gradi per due volte battendo il record del 2013. Secondo gli scienziati l’aumento delle temperature dei mari, in particolare dell’Oceano Indiano, ha portato a precipitazioni e inondazioni in Africa e siccità e temperature elevate in Australia. L’arrivo dei temporali ha dato un po’ di sollievo allo Stato della Victoria e ai vigili del fuoco, anche se questi potrebbero contribuire a una diffusione delle fiamme: i fulmini sono tra le principali cause di questi eventi. Secondo il Bureau of Meteorology la scorsa primavera è stata tra le più secche di sempre tanto che l’Australia sta vivendo la stagione di siccità più grave degli ultimi decenni.

Le donazioni

Sono partite diverse campagne di donazioni. Tante star nazionali e internazionali si stanno mobilitando per la raccolta. La cantante Pink e l’attrice Nicole Kidman hanno annunciato che doneranno ai vigili del fuoco 500mila dollari a testa, il tennista Nick Kyrgios ne donerà 4mila mentre la comica Celeste Barber ha lanciato una campagna che ha raccolto circa 20 milioni di dollari che saranno offerti al Servizio antincendio rurale del Nuovo Galles del Sud e al Fondo delle donazioni delle brigate.

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Il fondo attivato dall’Abc insieme alla Croce Rossa ha raccolto altri 10 milioni di dollari. La tennista Ash Barty ha affermato che, se dovesse vincere la Brisbane International la prossima settimana, donerà il premio in denaro. Tutti, soprattutto dall’estero, possono donare proventi alla Croce Rossa o all’Esercito della Salvezza. Anche la Fondazione per il rinnovamento rurale e regionale sta raccogliendo fondi per sostenere le comunità colpite. RSPCA contribuisce inoltre alla creazione di fondi che possano salvare e aiutare gli animali.

Le inondazioni in Indonesia
Tantissime le persone costrette a evacuare. Morti, feriti e ancora dispersi.

Intanto in Indonesia, le alluvioni stanno devastando il Paese. Il bilancio delle vittime è salito a 53.  Un’alluvione ha colpito la capitale indonesiana di Giacarta, causando frane e lasciando sommerse vaste aree della megalopoli. La pioggia caduta la vigilia di Capodanno ha raggiunto i 368 millimetri, causando l’esondazione di due fiumi. Decine di migliaia di residenti sono stati costretti a rifugiarsi in strutture temporanee e l’Agenzia per i disastri della nazione del sudest asiatico ha avvertito che il numero delle vittime potrebbe aumentare.

Ilaria Quattrone

Mi chiamo Ilaria Quattrone e sono nata a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, il 6 agosto del 1992. Dopo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università di Messina, ho collaborato con il giornale online StrettoWeb dove mi sono occupata di cronaca e politica locale e grazie al quale ho ottenuto il tesserino come giornalista pubblicista. Mi sono laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo dell'Università di Messina con il massimo dei voti e poi ho iniziato il master in giornalismo alla IULM. Da settembre a ottobre 2019 ho realizzato uno stage nella redazione dell'agenzia di stampa Adnkronos dove mi sono occupata di economia, politica e cronaca. Ho una passione per la cronaca giudiziaria e la politica, ma grazie al master ho iniziato a interessarmi al mondo del videogiornalismo e dei web reportage. Il mio sogno è di diventare giornalista d'inchiesta.

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