Arrestato in Francia
l’ex leader dell’ETA

È stato arrestato in Francia l’ex leader dell’ETA – sigla del gruppo terroristico basco Euskadi Ta Askatasuna – Josu Ternera, 60 anni. Ternera era latitante da 17 anni ed è stato arrestato nel corso di un’operazione congiunta della Guardia civile spagnola e della Direzione generale della sicurezza interna francese (DGSI) nella città di Sallanches, nelle Alpi francesi. «Il terrorista viveva nella zona di Saint-Gervais-les-Bains – ha detto il ministro dell’Interno spagnolo – vicino al confine tra Francia, Svizzera e Italia».

attentato saragozza
L’11 dicembre 1987 nelle caserme di Saragozza nel quale morirono undici persone, tra cui sei minori.

Jose Ternera era ricercato dalla polizia spagnola dal 2002 per il suo ruolo in un attentato a una caserma di Saragozza nel 1987, in cui morirono 11 persone, tra cui 5 bambini. Secondo il quotidiano El Mundo e le fonti dei servizi segreti di Madrid, l’ex leader dell’ETA, malato di cancro dal 2004, ha vissuto in Italia fino a qualche mese fa, precisamente vicino a Milano. Sempre secondo il quotidiano spagnolo il terrorista, sotto falsa identità portoghese, si era poi trasferito in Germania per farsi operare in una clinica di Dusseldorf per una tromboflebite.

 

L’ETA è stato uno dei gruppi terroristici più violenti e longevi in Europa nel Secondo dopoguerra e dalla sua fondazione nel 1958 ha ucciso più di 800 persone. L’obiettivo era quello di ottenere l’indipendenza politica della comunità basca e la creazione di uno stato socialista denominato Euskal Herria. Lo Stato avrebbe coinvolto tutte quelle province legate da un sentimento di identità nazionale dovuto alla lingua basca. Il simbolo dell’organizzazione era un serpente avvolto attorno a un’ascia dove era possibile leggere il motto “Bietan jarrai” (perseguire entrambi) riferito alla lotta politica e armata e ai valori di patria e libertà. I membri venivano chiamati etarras (ETAni). Dopo anni di violenza, alla morte del dittatore Francisco Franco, fu concessa l’amnistia ai membri dell’organizzazione che però non fermò la violenza.

Tra cessate il fuoco unilaterali e riprese delle attività, l’organizzazione torna a colpire nel 2006 con un attentato all’aeroporto di Barajas, a Madrid.

Nel 2001 l’Unione europea ha inserito l’ETA in una speciale lista in cui erano inserite le organizzazioni terroristiche contro cui adottare misure di repressione. Il lento declino del gruppo è iniziato nel 2011 quando, inattiva da 17 mesi, ha annunciato un cessate il fuoco «permanente» e «generale» e la fine della violenza e della sua attività armata. Solo nel 2018 però, è stato annunciato lo scioglimento definitivo del gruppo. L’ultimo video-messaggio dell’organizzazione fu diffuso il 3 maggio. Fu proprio Josu Ternera a diffonderlo e annunciare di aver «smantellato tutte le nostre strutture operative ed è conclusa qualsiasi attività dell’ETA. Questa organizzazione non sarà più un attore che assuma posizioni politiche o promuova iniziative. Quest’ultima decisione vuole favorire una nuova fase storica. L’ETA nacque da questo popolo e ora in questo popolo si scioglie».

 

Ternera era entrato nell’ETA nel 1970 e ha partecipato all’attentato contro il capo dell’ultimo governo franchista, Carrero Blanco, nel 1973. L’attentato più violento è stato quello di Saragozza nel 1987. Nel 2006 ha avviato le trattative di pace con il governo socialista del premier Josè Luis Zapatero. Il tentativo è fallito a causa dell’attentato all’aeroporto di Madrid Barajas nel 2007. Dal 2018 poi nessuna notizia. Attualmente, secondo fonti interne al palazzo di giustizia, Ternera andrà in carcere per scontrare la pena a 8 anni. Con il suo arresto, si chiude un ulteriore capitolo di un’era di violenza che ha terrorizzato non solo la Spagna, ma tutta l’Europa.

Ilaria Quattrone

Mi chiamo Ilaria Quattrone e sono nata a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, il 6 agosto del 1992. Dopo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università di Messina, ho collaborato con il giornale online StrettoWeb dove mi sono occupata di cronaca e politica locale e grazie al quale ho ottenuto il tesserino come giornalista pubblicista. Mi sono laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo dell'Università di Messina con il massimo dei voti e poi ho iniziato il master in giornalismo alla IULM. Da settembre a ottobre 2019 ho realizzato uno stage nella redazione dell'agenzia di stampa Adnkronos dove mi sono occupata di economia, politica e cronaca. Ho una passione per la cronaca giudiziaria e la politica, ma grazie al master ho iniziato a interessarmi al mondo del videogiornalismo e dei web reportage. Il mio sogno è di diventare giornalista d'inchiesta.

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