L’Anti Defamation League (ADL) ha calcolato che gli episodi di antisemitismo negli Stati Uniti sono aumentati del 57% nel 2017 rispetto all’anno precedente. Stando al report annuale dell’organizzazione ebraica con sede a New York sono stati 1986 i casi complessivi, dagli atti di vandalismo alle minacce fino agli sfregi con svastiche sui muri delle scuole ebraiche. Cifre allarmanti e molto vicine al picco del 1994 quando furono più di duemila gli episodi antisemiti negli Usa.
Per la prima volta da più un decennio tutti e 50 gli Stati che compongono il Paese hanno registrato almeno un caso di antisemitismo al proprio interno. È dal 1979 che l’ADL pubblica report basandosi su denunce alle forze dell’ordine per un calcolo affidabile degli episodi antisemiti nei vari ambienti della società statunitense. Come in quello dell’istruzione, guardando a scuole e campus, dove nel 2017 i casi sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente (nei college da 108 del 2016 sono impennati a 204).
Proprio a riguardo dell’antisemitismo in crescita tra le giovani generazione negli Stati Uniti, il direttore della ADL Jonathan Greenblatt ha parlato di dato «allarmante», spiegando all’Associated Press che «meno civiltà ha portato a più intolleranza», considerando infine l’importanza dell’unico dato in diminuzione, ovvero quello delle aggressioni, scese a 19 lo scorso anno (-47%).