È stato approvato dalla commissione bilancio al Senato l’emendamento alla manovra, sulla web tax, che mira alla regolamentazione della tassazione sulle multinazionali della Rete per garantire concorrenza leale ed equità fiscale. Dalla relazione tecnica che correda la revisione si scopre che il gettito previsto dalla nuova imposta al 6% sulle transazioni digitali è pari a 114 milioni di euro annui. La web tax, però, entrerà in vigore dal 2019. Il finanziamento del Fondo per le esigenze indifferibili, quindi, tra due anni passa da 330 milioni a 444 milioni di euro.
Massimo Mucchetti, presidente della commissione industria del Senato, prevede l’esclusione dall’imposta delle imprese agricole e dei «soggetti che hanno aderito al regime forfetario o al regime di vantaggio per i contribuenti di minore dimensione».
A tenere banco durante i lavori per la legge di Bilancio sono anche il superticket e il bonus bebè. Sul primo Anna Finocchiaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento ha risposto: «Stiamo ancora ragionando perché il fondo a disposizione del Parlamento non può essere consumato tutto nel ramo che esamina per la prima volta il provvedimento. Bisogna lasciare anche all’altro ramo la possibilità di poter utilizzare le risorse per poter contribuire alla definizione del testo definitivo».
Il bonus bebè sarà completamente finanziato per il 2018 con coperture per 185 milioni di euro. Per il 2019 e il 2020 inizialmente le risorse previste ammontavano a 403 milioni, mentre quelle finora individuate corrispondono a 200 milioni. (FS)