S&P: Italia promossa ma deve continuare a lavorare

Il rapporto di S&P rivela un’accelerazione della crescita nel secondo trimestre. Il Pil reale è in aumento dell’1,5% quest’anno. L’economia italiana sta mostrando segnali positivi di ripresa Ma dopo sei anni di stagnazione il processo di recupero sarà probabilmente lungo. Tra i fattori positivi, la crescita “degli investimenti grazie agli incentivi fiscali”. Resta però molto da fare sulla “produttività del lavoro”.

Dopo una pausa a inizio 2017, grazie agli incentivi fiscali, la ripresa sta toccando tutti i settori dell’economia secondo Standard & Poor’s. Ciò che particolarmente conforta è che gli investimenti sono tornati a rivestire un ruolo centrale. Buone notizie anche in materia di fiducia alle imprese, miglioramento degli utili aziendali e soprattutto sul calo dei fallimenti che toccano il livello più basso dal 2009.

Il rapporto di S&P non manca nel citare tuttavia, le questioni Mps e delle banche venete oltre al successo dell’aumento di capitale Unicredit. Inoltre il mercato del lavoro “sta facendo progressi – secondo Jean-Michel Six, Global Chief Economist – l’occupazione è tornata ai livelli del 2008 e solo nel primo semestre dell’anno sono stati creati circa 150mila nuovi posti di lavoro”. (GPC)

 

 

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