Marketing e Coronavirus: Netflix fa spoiler e i loghi si separano

Il mondo del marketing sa essere geniale, capace di cogliere l’essenza delle situazioni che stiamo vivendo per ricreare campagne ad hoc con cui tapezzare la città. E in questa situazione di emergenza Coronavirus, le aziende si stanno sforzando per essere più persuasive di quanto non lo siano mai state. Un esempio è il caso di Netflix.

Netflix: “Se uscite, spoileriamo”

L’azienda americana può essere considerata uno dei leader in questo ambito, con all’attivo campagne a dir poco sensazionali. Senza tornare troppo indietro nel tempo basti pensare all’uscita della nuova stagione de La casa di Carta. Per l’occasione Netflix aveva fatto installare in varie città d’Italia cabine con manichini vestiti come i personaggi della serie per annunciare la presenza di un nuovo componente nella banda: Palermo. Così come i cartelloni che hanno tapezzato Milano con la scritta “Basta Netflix” di fine 2018. Beh, anche in questa occasione si è fatta riconoscere. “Se uscite, spoileriamo” titola tra le vie di Amburgo. La campagna consiste nella realizzazione di manifesti in cui Netflix spoilera volutamente dettagli e finali delle proprie serie. Una soluzione per non vederli? Stare a casa.

Da McDonald’s a Puglia.com, le campagne contro chi esce

Ma non è tutto. Il portale Puglia.com ha colorato Bari con cartelloni contro tutti coloro che decidono di uscire di casa: “Scemo chi legge. Che ci fai in giro? Resta a casa.” Recita il manifesto. Un paio di settimane fa invece, il web si riempiva del progetto virtuale firmato dal web design Luca De Matteis in collaborazione di Fm – Visual Designer, in cui ricreava giochi di parole con i marchi più famosi al mondo sotto l’hashtag #iorestoacasa. La campagna è stata virale.

 

Campagna idealizzata da Luca De Matteis con la collaborazione di Fm – Visual Designer
Nuovi loghi per promuovere la distanza

McDonald’s Brazil ha distanziato la M del proprio logo per incitare i propri clienti a stare separati l’uno dall’altro. Il suo rivale Burger King invece, ha modificato l’insegna di una catena francese. Al posto di “Casa del Whopper” ora riporta “State a casa“.

La catena di hamburger americana non è stata però l’unica a decidere di modificare il proprio logo. All’iniziativa hanno aderito infatti anche Coca Cola che ha distanziato le lettere del nome aggiungendo la scritta: “Stare lontano è il miglior modo per stare uniti“. Wolkswagen ha separato la V dalla W creando spazio tra le due lettere, mentre Audi, così come il logo delle Olimpiadi e quello di Mastercard, ha separato i suoi cerchi che ora non si toccano più. E con loro molti altri. Da Starbucks con la sirena che indossa la mascherina, a LinkedIn che si trasforma in LockedIn, fino a Nike e alla sua campagna “Just don’t do it“. Insomma, il mondo del marketing si è unito a gran voce contro la pandemia che sta colpendo tutto il mondo, per incitare i propri cittadini a stare chiusi in casa.

Giulia Taviani

24 anni, nasco a Verona, mi sposto a Milano ma sogno Bali. A sei anni ho iniziato a scrivere poesie discutibili, a 20 qualcosa di più serio. Parlo di attualità nel podcast "Mo' To' Spiego" e di vino in "De Buris: Il lusso del tempo". Ho scritto di cinema, viaggi, sport e attualità, anche se sono fortemente attratta da ciò che è nascosto agli occhi di tutti. A maggio 2020 ho pubblicato il mio primo libro "Pieno di Vita"

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