Coronavirus: Lufthansa intende tagliare 26mila posti di lavoro

La compagnia di volo tedesca Lufthansa potrebbe tagliare 26mila posti di lavoro in tutto il mondo per far fronte alle alla crisi innescata dal coronavirus. La decisione – resa nota dall’agenzia AFP -, è emersa dal vertice per le tariffe salariale tenutasi ieri.

Con un piano di salvataggio da 9 miliardi di euro, lo Stato tedesco è entrato nel capitale dell’azienda con una quota del 20%, ma questo non ha scongiurato il rischio di esuberi. I livelli occupazionali in pericolo rappresentano il 16% della forza lavoro totale. Secondo una stima del sindacato Ufo, sarebbero 22mila i posti di lavoro full time a rischio licenziamento.

OPPOSIZIONI SULLE BARRICATE AL BUNDESTAG

La compagnia ha annunciato, «per quanto possibile», che cercherà di evitare i licenziamenti. Per farlo, si profila il doppio binario della «disoccupazione parziale» e dell’accordo con i sindacati. In virtù della partecipazione statale l’opposizione, insieme ai Verdi e Linke, ha chiesto all’esecutivo della cancelliera Angela Merkel di ritrattare le condizioni dell’intesa con la compagnia aerea.

A nulla è valsa la proposta avanzata mercoledì dai piloti, che avrebbero offerto una decurtazione del 45% sulle proprie buste paga. La contrazione della domanda nel traffico aereo ha spinto l’azienda a più che raddoppiare il taglio già annunciato a inizio giugno di 10mila unità. La compagnia prevedrebbe inoltre una riduzione di 100 dei 763 aeromobili di cui dispone.

CENTINAIA DI AEREI A TERRA NEL BIENNIO 2021/22

«Senza una significativa riduzione dei costi del personale durante la crisi, rovineremo la possibilità di un migliore riavvio e rischieremo di indebolire Lufthansa», ha dichiarato Michael Niggemann, responsabile delle risorse umane in cda del gruppo. Intanto, il titolo in Borsa a Francoforte crolla. In apertura di seduta è arrivato a perdere il 12%.

Entro settembre la compagnia aerea punta a servire il 90% delle sue destinazioni tradizionali locali e 70 delle sue rotte a lungo raggio, ma la china da risalire è lunga. Nel 2021 l’azienda prevede di tenere a terra 300 dei suoi aeromobili, nel 2020 la quota dovrebbe contrarsi fino a 200.

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