A pochi giorni dalle elezioni del 4 marzo sono arrivati i dati dell’Istat su Pil e mercato del lavoro. Nel 2017 il prodotto interno lordo è cresciuto del +1,5%, con il rialzo più alto dal 2010, mentre l’Istituto nazionale di statistica ha registrato un lieve aumento del tasso di disoccupazione all’11,1% (+0,2%). Per quanto riguarda quella giovanile, il tasso di disoccupazione è sceso al 31,5% (-1,2%), dato più basso dal 2011.
L’Istat ha aggiornato poi i dati sui conti pubblici italiani. A cominciare dal deficit che è sceso all’1,9%; il debito pubblico è diminuito al 131,5% rispetto al Pil, così come è calata la pressione fiscale al 42,4%. «La politica dei nostri governi dà buoni frutti», ha esultato su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
#Istat Più crescita, meno deficit, più occupati, cala anche il debito pubblico. La politica dei nostri governi dà buoni frutti. Ora impegno perché crescita economica si traduca in più crescita sociale. E per impedire che andando fuori strada tutto vada sprecato
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) March 1, 2018
Nella composizione del mercato del lavoro l’Istat ha fotografato una lieve crescita dello 0,1% dell’occupazione femminile nel trimestre novembre-gennaio rispetto ai tre mesi precedenti, mentre l’aumento degli occupati su base annuale (+0,7%, ovvero + 156mila lavoratori) «è determinato esclusivamente dalle donne».
Hanno commentato i dati dell’Istat sul mercato del lavoro anche i sindacati. «L’aumento dell’occupazione è quasi tutto dovuto alla crescita dei tempi determinati», ha dichiarato la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti. Su Twitter si è espressa anche la segretaria della Cisl Anna Maria Furlan secondo la quale, pur essendo positivi i dati macroeconomici, «sono ancora troppe le persone in cerca di lavoro stabile». (a.d)