In Europa potrebbe sparire Google News. La nuova riforma sul Copyright non piace al colosso americano, spaventato dal dover adempiere alle richieste di denaro da parte degli editori, specie quelli titolari dei contenuti pubblicati sulle principali piattaforme online. A esporre la situazione Jennifer Bernal, responsabile delle politiche pubbliche di Google per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. La legge coinvolgerebbe anche i contenuti pubblicati su Youtube, con tanti video che cesserebbero di essere disponibili per i fruitori del vecchio continente.
Riforma Copyright UE, cosa cambia?
La proposta di legge sul Copyright introduce nuove norme volte a tutelare i diritti d’autore. Diritto di per sé sacrosanto, ma reso complesso dall’introduzione degli articoli 11 e 13, che se approvati in via definitiva rischierebbero di compromettere la libera circolazione delle fonti online.
L’articolo 11 permette agli editori di bloccare la circolazione in rete dei contenuti di cui detengono i diritti, riservandosi il diritto di farlo nel momento in cui Google non si attiene alla tassazione prevista. In altre parole, per condividere l’anteprima di un articolo (la cosiddetta snippet) il celebre motore di ricerca dovrebbe riconoscere all’editore un pagamento. Lo studio di questo articolo deriva dall’abitudine degli utenti a leggere solo le prime due o tre righe di un’anteprima, senza poi cliccare sul link per leggere l’articolo intero: in questo modo il sito che detiene il contenuto non riceve visualizzazioni e di conseguenza non monetizza.
L’articolo 13 prevede invece l’obbligo per le grandi piattaforme di passare al setaccio tutti i contenuti che vengono pubblicati online, in modo che nessuno di essi possa ledere il diritto d’autore. In pratica i colossi del web avrebbero il dovere di scegliere cosa sia pubblicabile e fruibile gratuitamente e cosa no, rischiando di mettere in ginocchio le piccole e medie imprese, costrette a pagare di tasca propria per utilizzare articoli, foto o video coperti da copyright.
Possibili conseguenze
Se davvero Google lasciasse l’Europa si verrebbe a creare un vuoto nel mercato del vecchio continente che farebbe gola alla concorrenza. Apple News e Facebook in particolare potrebbero avere vita facile in Europa, attraendo così, sui propri motori di ricerca, milioni di nuovi utenti. Già un caso analogo si verificò in Spagna nel 2014 quando venne approvata una riforma molto simile a quella scritta dall’UE. All’epoca Google News optò per l’interruzione del servizio, mandando in crisi un gran numero di piccoli editori spagnoli.