Berlino apre uno spiraglio a Huawei: al Bundestag l’ultima parola

Ieri, giovedì 17 dicembre, il governo tedesco ha approvato una bozza di progetto di legge in materia di sicurezza della rete che apre uno spiraglio all’utilizzo di tecnologia Huawei nella costruzione della rete 5G. In cambio, il governo chiede garanzie sulla sicurezza dei suoi dispositivi da parte del fornitore cinese. Berlino si riserva, in questo modo, la facoltà di escludere Huawei dalla rete 5G senza però tagliarla fuori dal mercato tedesco. L’ultima parola spetterà al Bundestag, il Parlamento federale tedesco, e l’esito non è scontato.

Uno store Huawei a Berlino

Come riporta Il Sole 24 Ore, la Germania ha bisogno di modernizzare la propria rete internet. Gli operatori di telefonia tedeschi, infatti, fanno largo impiego di componentistica Huawei. L’ipotesi della sostituzione di tutti gli apparati agita lo spettro di un aumento dei costi e di un ritardo infrastrutturale ritenuto inaccettabile.

HUAWEI E L’ANATEMA IN USA E DINTORNI

Le tecnologie Huawei sono state messe al bando negli Stati Uniti, in Australia, Regno Unito e Svezia. Il presidente americano uscente, Donald Trump, ha più volte accusato il colosso cinese del tech di rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale ed economica. In Italia, una relazione del Copasir – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – ha alzato il livello di guardia, ma il dibattito è ancora aperto.

Horst Seehofer, 71 anni, ministro dell’Interno tedesco

«Abbiamo creato una regolamentazione che ci consente di monitorare l’affidabilità in modo appropriato. I nostri interessi in materia di sicurezza hanno giocato un ruolo importante» ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco, Hors Seehofer. I gruppi che producono componenti per la realizzazione delle infrastrutture dovranno dare alle autorità tedesche pieno accesso alle specifiche tecniche e ottenere l’autorizzazione all’utilizzo, che potrà essere revocata in caso di pericolo per l’interesse pubblico.

SE PECHINO PIANGE BERLINO NON RIDE

Le relazioni commerciali tra Cina e Germania sono molto estese, con quest’ultima che vede i prodotti cinesi in cima alla classifica delle importazioni. In senso opposto –  riporta Il Sole 24 Ore -, nei primi nove mesi del 2020 la Cina si è attestata come secondo mercato di sbocco per i prodotti tedeschi.

L’apertura al colosso cinese del tech non mette d’accordo tutto il Bundestag. Nella stessa compagine di governo il partito socialdemocratico guidato dal ministro degli Esteri, Heiko Maas, è fortemente avverso all’utilizzo di tecnologie Huawei. Sulla stessa onda il partito liberaldemocratico, il cui esponente Gyde Jensen ha definito «codarda» la proposta di governo. Un duro lavoro di mediazione si prospetta all’orizzonte per la cancelliera Angela Merkel.

a cura di Marta Zanichelli

No Comments Yet

Leave a Reply