Crisi SVB, l’effetto domino che rischia di coinvolgere l’Europa

Il fallimento della Silicon Valley Bank (SVB) rischia d’innescare una crisi finanziaria più grande. Solo cinque giorni prima la rivista Forbes la considerava tra le migliori cinque banche al mondo. Un tracollo di queste proporzioni non si verificava dal caso Lehamn Brothers del 2008.

Il 13 marzo è stato un lunedì nero per la borsa di Milano, con il Ftse Mib che registra la peggiore prestazione europea (-4,5%). Banco Bpm e Bper in precipitano rispettivamente a -8,34% e -7,99%. Finecobank cede a -7,07%, Intesa Sanpaolo a -6,49% e UniCredit a -6,32%.

Cosa ha innescato questo crollo bancario?

Il tweet poi cancellato in cui la Silicon Valley Bank si vantava di essere tra i migliori istituti al mondo secondo Forbes
Il crac SVB

Mercoledì 8 marzo la SVB ha annunciato una perdita da 1,8 miliardi sulla cessione di un portafoglio di titoli da 21 miliardi di dollari. Si è subito resa necessaria la collocazione di nuove azioni sul mercato per recuperare la liquidità perduta. Da qui un effetto domino di ritiri dei portafogli d’investimento da parte di clienti di spicco – come Peter Thiel – ha creato una vera e propria voragine nei conti dell’istituto bancario. Il colpo di grazia è stato inferto venerdì 10 marzo dal crollo delle borse europee a seguito dell’aumento dei tassi.

Domenica 12 marzo La Federal Deposit Insurance Corp (Fdic) ha fatto sapere di aver chiuso la Silicon Valley Bank. È la prima banca dell’istituto assicurativo a fallire.

Rischio reazione a catena

Le conseguenze più rilevanti si sono avvertite in India e nel Regno Unito, perché si tratta dei due paesi oltre agli USA dove l’istituto californiano è più presente. Per evitare che si ripeta la storia di Lehman Brothers, il governo americano è subito sceso in campo. La Federal Reserve (FED) ha messo a disposizione una finestra di liquidità per aiutare le banche a fronteggiare eventuali fughe di clienti.

Hsbc – il più grande istituto di credito europeo – ha acquistato nella giornata di lunedì 13 marzo la filiale del Regno Unito di SVB. Nel frattempo la Signature Bank in pre-apertura segna un catastrofico -54% ed è stata prontamente chiusa dalle autorità americane. Sarebbe la seconda banca a fallire nel giro di pochi giorni.

I pericoli per le banche europee

«Il sistema bancario italiano ed europeo è monitorato dalle autorità di vigilanza che ne assicurano così la stabilità», ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. «Apprezziamo la tempestività con cui le autorità americane sono intervenute – ha continuato il ministro –  e confidiamo che, se necessario, anche le autorità europee intervengano con la medesima tempestività valutando anche le implicazioni per la condotta della politica monetaria e per la stabilità finanziaria».

«L’esposizione dell’area euro alla Silicon Valley Bank Corporation è molto limitata». Lo assicura il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, in un’intervista a Bloomberg News.

Ivan Torneo

Giornalista praticante. Siciliano trapiantato a Milano. Motivato, eclettico, curioso. Laurea Magistrale in Scienze Cognitive e Teorie della Comunicazione. Il mio obiettivo è il giornalismo televisivo, la mia motivazione incrollabile.

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