Le Borse europee continuano ad essere stabili anche il 22 marzo, ma c’è allerta per l’annuncio della decisione della Federal Reserve americana sui tassi di interesse. Anche i titoli a Wall Street rimangono invariati. Nonostante un’inflazione ancora problematica, Il mercato dà per certa la decisione di rallentare la stretta sulla politica monetaria, alla luce della crisi bancaria e delle conseguenti turbolenze.
I risultati per Piazza Affari
Giornata sostanzialmente stabile per la Borsa milanese. In controtendenza Finecobank con +0,82%. Poi Intesa Sanpaolo -0,51%, Bper Banca -1,43% e Banca Monte Paschi Siena -0,74%. Al di fuori del comparto gli acquisti premiata Iveco Group con un +3,98%, e Leonardo col +1,71%: quest’ultima vola sulla spinta dei nuovi contratti per circa 470 milioni. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale italiano e il pari scadenza tedesco è indicato a 184 punti base, vicino ai 183 della chiusura del 21 marzo. In aumento anche il rendimento decennale al 4,18% dal 4,10% della vigilia.
Le altre Borse europee
Con l’euro ai massimi da 7 febbraio, a 1,08 sul dollaro, anche le altre Borse europee mantengono uno sguardo positivo. Unica eccezione Madrid, che chiude leggermente in rosso con un -0,44%. Bene Londra, col FTSE 100 a +0,41%; in verde anche Francoforte col DAX 30 a +0,14%.
Intanto alla conferenza “The ECB and Its Watchers XXIII a Francoforte la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha annunciato una nuova strategia. «Conseguiremo la stabilità dei prezzi – ha dichiarato la banchiera francese – e non transigiamo sull’impegno a riportare l’inflazione al 2% nel medio termine».
Tokyo e l’Asia si riprendono
La Borsa di Tokyo è rimbalzata dall’ultima chiusura negativa (link interno) e ritrova una rinnovata fiducia sull’onda degli altri mercati, in attesa delle decisioni della Fed. L’indice Nikkei ha guadagnato l’1,93%, con molti titoli in netto rialzo. Le preoccupazioni per il sistema bancario negli Stati Uniti e in Europa si sono attenuate grazie alle manovre dei governi e delle banche centrali. Bene anche Hong Kong, con un rialzo dell’1,73%, e in generale tutte le piazze asiatiche.