Black Friday anche per l’ambiente: i green fanno guerra agli sconti

Verde e nero sono i colori di quest’ultimo venerdì di novembre. È oggi la giornata dedicata alla corsa per aggiudicarsi il prezzo migliore, sia nei grandi negozi di abbigliamento che su internet. Il Black Friday, storicamente il venerdì dopo il giorno del ringraziamento, è arrivato in Italia direttamente dagli Stati Uniti e viene considerato l’inizio del periodo dello shopping natalizio.

Ma quest’anno non si parla solo di caccia allo sconto. Hanno scelto proprio questa giornata anche gli attivisti di Fridays For Future, il movimento nato dalla protesta pacifica della sedicenne svedese Greta Thunberg. A Milano i giovani sono scesi in piazza per il quarto sciopero globale a favore dell’ambiente. La loro lotta per il cambiamento climatico mira ad ottenere una svolta green per l’intero pianeta, riducendo le emissioni inquinanti e rendendo possibile un futuro sostenibile per tutti.

 

Il Block Friday

Manifestare a favore della sostenibilità nel venerdì simbolo delle spese folli è una scelta strategica. Si tratta di un grido di protesta contro gli effetti del consumismo e della sovrapproduzione, due delle cause di maggiore responsabilità dell’attuale situazione ambientale. Con l’intento di sottolineare le loro ragioni, gli attivisti di Fridays for Future hanno deciso di chiamare questa giornata Block Friday.

Sono due le filosofie di pensiero, in netto contrasto tra loro, che si affrontano nello stesso venerdì. Da una parte chi corre per non farsi scappare l’offerta migliore, dall’altra chi vuole sabotarlo perché incompatibile con una visione più sostenibile del mondo.

I prezzi sono apparentemente più bassi, ma l’inquinamento aumenta. E i risparmi non sono così elevati come si pensa. Inoltre, il settore dell’abbigliamento produce più emissioni di quello aereo.

La Francia vuole abolire il Black Friday

Sull’onda del Block Friday e della lotta al consumismo, anche dalla Francia arrivano segnali green. Qui l’ex ministra dell’ambiente Delphine Batho ha proposto di abolire il Black Friday. Il progetto ha l’obiettivo principale di fermare gli sprechi e l’eccessivo consumismo. Secondo l’ex ministra francese, gli sconti di questa giornate di promozioni, ingannerebbero i consumatori facendo credere loro di poter beneficiare dei saldi anche al di fuori dei periodi regolamentati per legge, danneggiando ulteriormente l’ambente. Inoltre, secondo uno studio condotto da UFC- Que choisir diventato popolare in Francia, i ribassi dei prezzi durante il venerdì nero sarebbero appena del 2 percento. Il punto di forza su cui Batho punta per abolire la giornata è inserirla tra le “pratiche commerciali aggressive”, punite con multe che possono superare i 300 mila euro. Però per questo venerdì nero la Francia non ha potuto sottrarsi agli sconti: la proposta verrà esaminata dall’Assemblea nazionale francese il prossimo 9 dicembre.

 

Elisabetta Murina

23 anni. Nata e cresciuta a Milano. Dopo la laurea in Linguaggi dei media all'Università Cattolica, inizio il mio percorso al master in giornalismo IULM. Ora scrivo su MasterX. La prima esperienza in un periodico femminile, dove l'interesse verso questo mondo è cresciuto sempre di più. Grande appassionata di moda, spettacolo e arte in ogni sua forma. Curiosa di natura e sempre in cerca della verità.

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