In Piazza Affari è tempo di buyback

Intesa Sanpaolo e Unicredit

 

Anche in Italia comincia a diffondersi la scelta di acquistare le azioni proprie per sostenere le quotazioni degli azionisti di Piazza Affari. Oltre 14 miliardi di euro è l’ammontare complessivo dei piani di buyback in arrivo da parte delle principali società quotate italiane, una cifra calcolata sul 90% circa della capitalizzazione di mercato del listino milanese, con Intesa Sanpaolo e Unicredit che rappresentano il 30% dei piani totali. Unicredit ha concluso in meno di tre mesi il piano di acquisto di azioni proprie che ha portato in portafoglio il 2,18% del capitale a fronte di un investimento di 651 milioni di euro, mentre il CdA di Intesa Sanpaolo ha proposto un buyback per il 2022 del valore di 3,4 miliardi di euro che riempirà le tasche degli azionisti con circa 4,9 miliardi di euro comprensivi anche dei dividendi.

 

Le operazioni  significative

 

Sono tante le realtà italiane che hanno intrapreso operazioni significative, come Atlantia, El.En e Aeffe, il gruppo luxury a cui fanno capo le griffe Alberta Ferretti e Moschino, che dall’inizio del 2022 ha riacquistato 232.393 azioni proprie arrivando a possederne attualmente 7.925.460, pari al 7,382% del capitale totale. L’acquisto di azioni proprie si presta a molteplici finalità e a svariate giustificazioni da parte del management che lo propone, “di solito è più facile avviare iniziative del genere per public company in cui l’azionista di controllo detiene solo una minima parte del capitale e risulta quindi più naturale remunerare in questo modo i soci; viceversa, in realtà con meno flottante e un gruppo di controllo più robusto, come nel caso di molte realtà italiane, viene, come detto, spesso privilegiato lo strumento del dividendo” spiega Alberto Villa, Head of Equity Research di Intermonte.

 

Stati Uniti e Cina

 

In Cina e negli Stati Uniti il fenomeno è già consolidato e da tempo esistono titoli quotati che rispetto al dividendo prediligono il buyback, come afferma Villa.  È il caso delle big tech, Amazon, ad esempio, che ha varato un piano da 10 miliardi di dollari o Apple che è nota per il suo ingente programma di acquisto di proprie azioni e per aver investito negli ultimi anni quasi mezzo trilione di dollari in buyback che hanno coinvolto quasi il 35% delle azioni in circolazione della azienda. In Asia Alibaba, leader del settore e-commerce, ha annunciato nei giorni scorsi che procederà alla più grande operazione di sempre di riacquisto di azioni proprie estendendo il suo piano di buyback da 15 a 25 miliardi di dollari.

 

 

Claudia Franchini

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