weekenDarte: Sandro Miller rende omaggio ai grandi della fotografia con il volto e il genio di John Malkovich

Rendere omaggio. Per questo il fotografo americano Sandro Miller ha deciso di raccogliere e ricreare le opere che hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua vita. Con il volto e la bravura dell’attore e amico John Malkovich, l’artista statunitense ha salutato i grandi fotografi che hanno segnato il suo percorso professionale, come Irving Penn, Diane Arbus, Gordon Parks. La mostra “Malkovich, Malkovich, Malkovich. Homage to Photographic Masters” è ospitata negli spazi di Fondazione Stelline, a Milano, fino al 6 febbraio 2022.

Il percorso creativo che racconta Miller è un gioco serio, in cui realtà e finzione si mischiano con il lato ironico del volto di Malkovich, che non fa che ricreare, con le sue espressioni e il suo corpo, le più iconiche fotografie della storia.

Le Gemelle Identiche interpretate da John Malkovich

E così è in grado di interpretare entrambe le Gemelle Identiche di Diane Arbus o la Marilyn Monroe di Bert Stern.

Nell’omaggio di Miller l’originale e la riproduzione di Malkovich si avvicinano tanto da sembrare complementari, “come due ologrammi posti l’uno sull’altro“. Per un secondo la finzione e la realtà si rendono sovrapponibili e creano un leggero effetto straniante in cui la mente ha impresso l’originale mentre l’occhio osserva la fotografia di Miller. Questo gioco d’illusione proposto dal fotografo americano ha lo scopo di creare, nella testa dell’osservatore, un nuovo interrogativo: cosa di ciò che vediamo è reale? Dove si trova il confine tra appropriazione indebita e omaggio artistico di un’opera?

 

L’anima artistica di Miller e il genio di Malkovich

Autodidatta, Sandro Miller cresce e si forma accanto alle carriere professionali dei grandi fotografi e impara l’arte della composizione, dell’illuminazione e della ritrattistica. Miller collabora per anni con il mondo pubblicitario, creando campagne per Forbes, Coca Cola e BMW. Il successo nel mondo commerciale gli permette di seguire numerosi progetti personali , fra cui le serie con John Malkovich, suo collaboratore e amico di vecchia data.

L’attore americano, considerato tra i più brillanti del XXI secolo, e il fotografo pubblicitario si incontrano alla fine degli anni Novanta ma è nel 2013 che nasce l’idea di un progetto che celebri i personaggi che hanno plasmato la storia professionale di Sandro Miller. «John è la persona più brillante che io conosca. Il suo genio è senza pari. Sa trasformarsi letteralmente in qualunque personaggio io chieda in pochi secondi, proprio davanti ai miei occhi», dice il fotografo raccontando della capacità camaleontica di Malkovich.

L’opera
Madre Migrante, interpretata da John Malkovich (fotografato da Sandro Miller)

Tra gli omaggi, quello a Madre Migrante di Dorothea Lange, tutt’oggi considerata un’icona della storia della fotografia. Il soggetto dell’originale è Florence Leona Christie Thompson, una donna di 32 anni, madre di sette figli, immortalata nei pressi di un campo di piselli in California.

Malkovich, nel bianco e nero dell’inquadratura, sa rendere perfettamente l’intensità dello sguardo di questa madre, rendendolo universale e profondo anche fuori dal proprio corpo.

 

 

 

SANDRO MILLER. MALKOVICH, MALKOVICH, MALKOVICH. HOMAGE TO PHOTOGRAPHIC MASTERS

Fino al 6 febbraio 2022

Fondazione Stelline

Corso Magenta 61, Milano

La mostra si trova negli spazi di Fondazione Stelline a Milano

weekenDarte tornerà sabato 18 con il prossimo appuntamento. Se ti sei perso la scorsa puntata, puoi trovarla qui

 

 

 

 

 

 

Viola Francini

Di sangue toscano, vivo a Milano da 4 anni e sogno il giornalismo da quando ne avevo 9. Innamorata dell’arte in tutte le sue forme, guardo il mondo con il filtro della poesia sugli occhi. Mi piace raccontare la cultura, quella che parla di società e realtà umane. Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica, ho collaborato con la redazione NewsMediaset e scrivo per MasterX come giornalista praticante.

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