Verdone, un album fotografico per i 40 anni di carriera

Era il 1978 quando Carlo Verdone mosse i primi passi nel mondo del cinema. Il suo primo film si intitolava “Un sacco bello”, anche se ancora si sentiva del tutto inadeguato a percorrere la strada dell’attore. E invece di passi ne ha fatti tanti. Tanto che, nonostante siano trascorsi 40 anni, è ancora tra i più amati.

Fin da bambino respirò l’aria del mondo del cinema. Figlio di un critico cinematografico, Mario Verdone, Carlo si laureò all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi intitolata “Letteratura e cinema muto italiano” e si diplomò in regia al Centro Sperimentale di cinematografia di Roma. La sua carriera da regista iniziò parallelamente a quella di attore. Ebbe la fortuna di iniziare la sua attività con Sergio Leone, nel quale trovò un severo insegnante.

Oltre che in “Un Sacco Bello”, anche in “Bianco, rosso e Verdone” troviamo alcuni tra i personaggi più importanti del suo repertorio. Tra questi, la tanto amata “Sora Lella”.
Il nome di Verdone è sicuramente legato a quello della commedia italiana, anche se spesso lo troviamo come interprete o regista di film dal significato più duro e amaro. Da ricordare è infatti la sua interpretazione in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, incentrato sulla storia d’amore tra due nevrotici e insoddisfatti, o “Al lupo al lupo”, in cui analizza il rapporto complesso di tre fratelli. Non possiamo poi dimenticare il suo più grosso incasso ottenuto al cinema, “Il mio miglior nemico”, dove interpreta un padre e un marito “traditore” alle prese con un giovane che tenta di “vendicare” il licenziamento della madre. E, accanto a questo, il celeberrimo “Grande, grosso e… Verdone”.

Fonte di ispirazione per la sua carriera fu Alberto Sordi, uno dei più importanti attori italiani del nostro cinema, con cui lavorò in “In viaggio con papà” e in “Troppo Forte”. Tra i personaggi più importanti da lui interpretati ricordiamo Furio Zoccano, ipocondriaco borghese romano trasferitosi a Torino in “Bianco, Rosso e Verdone”, il professor Cagnato di “Grande, grosso e Verdone”, Moreno Vecchiaruti con l’orecchino e il gel nei capelli e Armando Feroci di “Gallo Cedrone”, che si ispirava al look di Elvis. Ognuna di queste interpretazioni, presenti nel libro “Uno dieci cento Verdone”, saranno raccontate attraverso cento istantanee. Il volume, che racconta la fortunata carriera del suo protagonista, è dedicato alla mamma Rossana che fu tra le prime a credere in lui.

(i.q.)

Ilaria Quattrone

Mi chiamo Ilaria Quattrone e sono nata a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, il 6 agosto del 1992. Dopo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università di Messina, ho collaborato con il giornale online StrettoWeb dove mi sono occupata di cronaca e politica locale e grazie al quale ho ottenuto il tesserino come giornalista pubblicista. Mi sono laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo dell'Università di Messina con il massimo dei voti e poi ho iniziato il master in giornalismo alla IULM. Da settembre a ottobre 2019 ho realizzato uno stage nella redazione dell'agenzia di stampa Adnkronos dove mi sono occupata di economia, politica e cronaca. Ho una passione per la cronaca giudiziaria e la politica, ma grazie al master ho iniziato a interessarmi al mondo del videogiornalismo e dei web reportage. Il mio sogno è di diventare giornalista d'inchiesta.

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