Se gli spettatori non possono andare a teatro, è il teatro ad andare da loro. I cortili dei palazzi e i giardini pubblici diventano palcoscenici e gli spettacoli si ordinano comodamente da casa, come un qualunque delivery. Arrivano in sella a una bicicletta e con uno zaino da rider in spalla, Marica Mastromarino e Roberta Paolini, le attrici che hanno portato a Milano il teatro a domicilio.
Il menù teatrale
«Il cliente si mette in contatto con noi telefonicamente o su Facebook – raccontano le attrici – e consulta un menù nel quale, al posto di pizze e panini, ci sono testi teatrali e monologhi già messi in scena o tratti dal nostro repertorio».
L’idea è nata a novembre quando l’attore leccese Ippolito Chiariello ha trasformato la sua idea di teatro di strada in teatro delivery e Marica e Roberta sono state le prime a rispondere all’appello: «Anche la cultura è un bene di prima necessità. E così, insieme ad altri tre attori, abbiamo deciso di fare teatro a domicilio in forma volontaria».
Occhi negli occhi con il pubblico
Il pubblico è composto da un massimo di 6 o 7 persone, adulti o bambini, ma non per questo l’atmosfera che si respira è meno magica: «Avere il pubblico così vicino abbatte la cosiddetta “quarta” parete di luci e ci consente di vedere le loro reazioni», raccontano le attrici.
Marica e Roberta stanno già pensando a come trasformare il loro progetto una volta che la pandemia sarà finita e i teatri potranno riaprire: «Non sappiamo ancora che forma dare al teatro delivery, però siamo sicure che ce ne sarà ancora bisogno».