Parte Sanremo, si ferma la televisione italiana. La Guida al Festival 2019

Da martedì sera gran parte dell’Italia si fermerà per cinque giorni. Su Rai Uno, infatti, torna il Festival di Sanremo, la manifestazione canora simbolo del nostro Paese. Un evento importante non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche e soprattutto mediatico: la settimana del Festival significa l’unico momento, in un intero anno, di interruzione della controprogrammazione “pesante” da parte delle altre reti. Inutile cercare di competere con una trasmissione sulla quale si concentra l’attenzione di mezza Italia.

L’anno scorso, infatti, i numeri furono da record: 52,16% di share medio e tante lodi a Claudio Baglioni, in versione conduttore e direttore artistico, per aver saputo rinnovare una manifestazione che da anni necessitava di essere svecchiata. Quest’anno, Baglioni è stato riconfermato al timone e Rai spera di replicare i risultati della scorsa edizione.

GLI ARTISTI
Ultimo, uno dei favoriti alla vittoria del Festival

«Sarà un Festival nazional-popolare o popolar-nazionale – ha detto il direttore artistico –, darà una fotografia di oggi. Con un cast coraggioso e canzoni interessantissime, che, a parer mio, danno l’idea della nostra musica di oggi». Si prevede infatti un’edizione all’insegna della varietà di genere e di generazioni: si va dalla trap, tendenza del momento, di Achille Lauro alla lirica moderna de Il Volo, dal giovane fenomeno Ultimo alle riproposizioni vintage di Loredana Bertè. Oltre a questi, gli altri venti artisti in gara saranno: Federica Carta e Shade, Patty Pravo e Briga, i Negrita, Daniele Silvestri e Rancore, Ex-Otago, Arisa, Francesco Renga, Enrico Nigiotti, Boomdabash, Nino D’Angelo e Livio Cori, Paola Turci, Simone Cristicchi, Zen Circus, Anna Tatangelo, Irama, Nek, Motta, Ghemon, Einar e Mahmood.

Per l’edizione di quest’anno, Baglioni ha voluto apportare delle leggere modifiche al regolamento. Non ci sarà più la serata dedicata alle Nuove Proposte, ma saranno presenti in gara i due vincitori della categoria Giovani, per la quale è stata organizzata una competizione in quattro serate tra il 17 e il 21 dicembre 2018. Ad aggiudicarsela sono stati Einar e Mahmood, che nella gara tra i “grandi” dovranno proporre un brano inedito e non potranno cantare di nuovo quello con cui hanno partecipato all’edizione Giovani.

Einar, vincitore Sanremo Giovani 2018
Il regolamento

La gara si disputerà in cinque serate e non prevede eliminazioni. Nella prima sera si esibiranno tutti e 24 gli artisti, mentre nella seconda e nella terza verranno divisi in due gruppi da 12: il primo canterà mercoledì, il secondo giovedì. Nella serata di venerdì, invece, tutti gli artisti dovranno duettare con un ospite scelto da loro e riproporre il brano nella stessa versione o con un diverso arrangiamento. Nella finale di sabato, ci sarà l’ultima esibizione dei 24, cui seguirà l’annuncio della classifica finale, esclusi i primi tre posti. Questi, poi, canteranno per un’ultima volta il loro brano e una nuova votazione stabilirà il vincitore.

Anche il sistema di votazione varierà durante il corso della manifestazione e sarà composto da diverse giurie. Durante le prime tre serate, verranno considerati i voti del pubblico tramite televoto (che inciderà per il 40% sulla classifica parziale), della Sala Stampa (30%) e della Giuria Demoscopica (30%) composta da un campione statisticamente rappresentativo di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica. Dalla quarta serata, invece, la giuria demoscopica verrà sostituita dalla Giuria d’Onore, composta da personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura che quest’anno accoglierà le valutazioni di Ferzan Ozpetek, Camila Raznovic, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Beppe Severgnini, Serena Dandini, Joe Bastianich e del presidente Mauro Pagani. Da venerdì cambieranno anche i valori dei voti delle tre categorie: quello del pubblico salirà al 50%, quello della Sala Stampa rimarrà invariato, mentre il restante 20% apparterrà alla Giuria d’Onore.

Gli ospiti
Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker, co-conduttori nel 2018

Ad affiancare Baglioni nella conduzione ci saranno Claudio Bisio, esordiente a Sanremo, e Virginia Raffaele, già co-conduttrice nel 2016. A rendere più attraente la sessantanovesima edizione del Festival, ovviamente, saranno anche gli ospiti, provenienti dal mondo della musica e dello spettacolo. Hanno confermato la loro presenza, tra gli altri, colossi della musica leggera italiana come Ligabue, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Elisa, Giorgia e attori apprezzati come Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino (co-conduttore nella passata edizione insieme a Michelle Hunziker, anche lei ospite quest’anno). Oltre a loro, si esibirà anche Andrea Bocelli (che duetterà con il figlio) e saliranno sul palco, in un curioso confronto generazionale, anche i due conduttori dell’edizione Nuove Proposte Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. In forse la presenza del mattatore della tv italiana Rosario Fiorello, la cui partecipazione l’anno scorso fece segnare il picco di ascolti dell’intera edizione. «È talmente imprevedibile – ha risposto Baglioni ad una domanda sulla presenza di Fiorello. Per quanto ne sappia io, no. Se arriva, lo fa a mia insaputa».

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