Sanremo in pillole: 10 curiosità sul Festival 2024

Al via il Festival di Sanremo 2024. La prima serata, in onda martedì 6 febbraio su Rai1, vede protagonisti tutti e 30 i cantanti in gara, presentati da Amadeus e da Marco Mengoni nei panni di co-conduttore.

Ma cosa si nasconde dietro alla temuta scalinata del Teatro Ariston? Ecco 10 curiosità che accompagnano la 74esima edizione della kermesse musicale più prestigiosa d’Italia.

Amadeus dei record

La 74esima edizione del Festival di Sanremo è l’edizione dei record. Si parte dalla lista dei cantanti: per la prima volta figurano 30 nomi, di cui 27 big e 3 debuttanti di Sanremo Giovani. Nel 2023 erano 28 i cantanti, con una quota di 6 giovani. 25, invece, i partecipanti del 2022, primo anno in cui big e giovani sono stati uniti. Nel 2021, infatti, erano divisi in due categorie rispettivamente di 26 e 8.

Grande risultato anche per Amadeus stesso, primo a raggiungere 5 anni e 25 puntate consecutive nei panni di presentatore e direttore artistico. Non si tratta, quindi, di un record riguardo al maggior numero di conduzioni alle spalle. Questo primato spetta a Pippo Baudo, con 13 edizioni e 22 puntate consecutive presentate, seguito da Mike Bongiorno – 11 conduzioni e 15 puntate –. Fino a poche edizioni fa, infatti, le serate del Festival non erano 5, motivo per cui Amadeus detiene il record.

Festival di Sanremo
Amadeus sarà conduttore e direttore artistico del Festival per il quinto anno di fila
La quota rosa di Sanremo

E la parità di genere? A Sanremo 2024, su 30 concorrenti, solo 9 sono donne, tutte soliste. Tra i gruppi spicca, invece, solo il nome di Angela Brambati del duo dei Ricchi e Poveri.

Si contano, inoltre, 10 anni senza una vincitrice donna: l’ultima a trionfare al Festival fu Arisa nel 2014 con la sua Controvento. Senza contare la bassista dei Måneskin Victoria de Angelis con la vittoria del gruppo nel 2021. Per le autrici dei testi in gara non c’è un quadro migliore: l’ultima canzone firmata unicamente da una donna è Colpo di fulmine, scritta da Gianna Nannini, che ha portato alla vittoria Giò Di Tonno e Lola Ponce nel 2008.

Ciononostante, ad Amadeus va riconosciuto il merito di aver reso vere e proprie co-conduttrici quelle che, per anni, sono state considerate delle vallette. Una quota rosa in conduzione che ha trovato l’apice con l’edizione del 2023, in cui Amadeus ha selezionato solo co-conduttrici donne. Trend che, in parte, ha seguito anche per l’edizione di quest’anno: su cinque co-conduttori, tre sono donne.

Un Sanremo da “Brividi”

Era il 2000. Fabio Fazio conduceva insieme a Luciano Pavarotti, Teo Teocoli e Ines Sastre. Il Festival finiva ancora entro mezzanotte e mezza e, forse anche grazie a questo, il pubblico fu il più numeroso degli anni 2000, con 15.223.000 spettatori e il 65,47% di share.


14 anni dopo
, dal top, la conduzione di Fazio, questa volta accompagnato da Luciana Littizzetto, passò al flop più grande, con 9.347.000 spettatori e il 43,51% di share. Grande ripresa, con un aumento di 3 milioni rispetto all’anno prima e il 54,21% di share, per l’edizione del 2015 condotta da Carlo Conti.

Il record di share è, però, in mano ad Amadeus che, nell’edizione del 2022, nella serata che ha decretato vincitori Mahmood e Blanco con Brividi, ha raggiunto l’81,2% di share con 13.380.000 spettatori.

Chi non muore si rivede

A conferma che questo sia il Sanremo dei record, su 30 cantanti in gara, ben 15 sono gli artisti debuttanti. Ciononostante, molti di loro non sono volti del tutto nuovi al Festival. Ghali, ad esempio, è stato già ospite. Lo stesso vale per Alessandra Amoroso, che ha più volte preso parte alla serata dei duetti. Altri, invece, arrivano in gara proprio dopo la serata cover dello scorso anno. Rose Villain era con Rosa Chemical, Big Mama con Elodie e Bnkr44 con Sethu.

Nella lista dei concorrenti ci sono, inoltre, sei ex vincitori: Diodato, Emma, Il Volo, Mahmood, Francesco Renga (in gara con Nek) e i Ricchi e Poveri. Questi ultimi si propongono per la prima volta come duo, dopo la morte di Franco Gatti. Sono anche gli artisti più anziani a gareggiare nella storia di Sanremo e quelli con più partecipazioni: sarà la loro tredicesima volta al Festival. Seguono Loredana Bertè con 12 partecipazioni e Francesco Renga con 11. Spicca, inoltre, Mahmood, che ha gareggiato solo due volte vincendo in entrambi i casi.

Addio giuria demoscopica, benvenute radio

Niente più giuria demoscopica. A Sanremo 2024 è sostituita dalle radio, con emittenti nazionali e locali dell’intero territorio italiano. L’idea di comporre una giuria rappresentativa del pubblico è presente fin dagli anni ’60, ma è solo nel 1992 che entra in scena la demoscopica così come la conosciamo oggi. I giurati, riuniti nelle sedi regionali della Rai, erano selezionati in modo da ottenere un campione che rappresentasse le «famiglie italiane». Alla 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana, la giuria delle radio è affiancata dal televoto e dalla sala stampa, tv e web.

Spazi pubblicitari in overbooking

A essere affollate nella settimana di Sanremo non sono soltanto le strade della città. Come riporta Il Sole 24 Ore, Rai Pubblicità, concessionaria pubblicitaria dell’emittente pubblica, è in «overbooking». Il merito è da attribuire, da un lato, alla direzione artistica di Amadeus, dall’altro, alle partnership con le aziende – Costa Crociere, Eni, Poltrone & Sofà, Suzuki, Generali, Sephora, Coca Cola, Mutti – e ai pacchetti digital. Questi ultimi comprendono anche un’offerta per le smart tv e in modalità on demand su Rai Play. Nello specifico, il costo di questo pacchetto si aggira intorno ai 93mila euro, somma superiore a quella applicata da Netflix. La raccolta pubblicitaria di Sanremo 2023 ha toccato i 50 milioni di euro, cifra che quest’anno, secondo le stime della Rai, potrebbe essere superata e sfiorare quota 56 milioni.

Fiumi di tentativi

Dopo la vittoria nel 1997 con Fiumi di parole, i Jalisse hanno ricevuto ben 27 no. Sono stati, infatti, scartati ogni anno dai vari direttori artistici, diventando per antonomasia il duo dei “no”. Stessa sorte sembra spettare negli ultimi anni ad Arisa, che ha lamentato la sua assenza tra i selezionati da Amadeus dopo l’ennesima esclusione. Come dichiarato dal conduttore, la scelta dei cantanti in gara è diventata particolarmente complicata. Da quando il Festival ha ritrovato il suo successo, gli artisti in corsa sono sempre di più.

 

Nonostante l’aumento dei concorrenti, gli esclusi fanno rumore. Soprattutto se si pensa che tra i prescelti, ce ne sono alcuni che detengono un vero record di presenze. Spostando il focus sull’intera storia della kermesse musicale, il primato di 15 partecipazioni è detenuto, ex aequo, da Peppino di Capri, Al Bano, Anna Oxa, Toto Cutugno e Milva. Si distingue, poi, Annalisa, che nell’arco degli ultimi dieci anni, nonostante la sua giovane età, ha preso parte alla gara già 6 volte.

Il Festival esce dall’Ariston

Continua il “Sanremo diffuso”, con gli artisti che si esibiscono non soltanto sul palco dell’Ariston. Sul Suzuki Stage, in Piazza Colombo, saranno ospiti cantanti che hanno partecipato al Festival: Lazza, Rosa Chemical, Paola e Chiara, Arisa e Tananai. Un altro teatro d’eccezione è la nave di Costa Crociere, al largo della Riviera, che vede protagonisti Tedua – nella prima e nell’ultima serata –, Bob Sinclair, Bresh e Gigi D’Agostino.

Le follie dell’imperatore

Se le regole di selezione non sono poi così chiare, Amadeus ha pensato bene di stabilire invece delle “norme” di stile. Tra queste, a detta della sua costumista Maria Sabato, ce n’è una che riguarda alcuni colori da evitare. Rivelandosi scaramantico, il conduttore, oltre a confermare per il quinto anno consecutivo la griffe di Gai Mattiolo, ha bandito il viola. È risaputo, infatti, come questo colore sia considerato simbolo di sfortuna nel mondo dello spettacolo. Ma non solo: anche il verde, in tutte le sue sfumature, non sarebbe gradito.

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Amadeus in un servizio fotografico promozionale di Vanity Fair

La costumista ha dichiarato: «Si tratta di quella dose di sana scaramanzia che è diventata un rito, un sorta di rituale che Amadeus vuole portare avanti». Tra le decisioni atipiche del conduttore spunta anche la scelta di selezionare, per la prima volta nella storia di Sanremo, una canzone interamente in napoletano. Dopo il caso di Rocco Hunt che nel 2014 ha gareggiato con È nu juorn buon, arriva a Sanremo Geolier con I P’me tu p’te.

Il Sanremo dei social

Gli ultimi Festival di Sanremo, quelli condotti da Amadeus, hanno avuto senza alcun dubbio il pregio di esser stati molto seguiti dai giovani. Le interazioni generate nelle cinque giornate dall’edizione del 2023 hanno infatti raggiunto quota 50,4 milioni. In crescita del 50% rispetto al dato dell’edizione 2022. Un risultato dovuto sia alla grande varietà di generi e artisti selezionati, sia al ruolo trainante del Fantasanremo : un gioco, sulla falsa riga del fantacalcio, che prevede di creare delle squadre schierando 5 tra gli artisti in gara. Il regolamento prevede una serie di bonus e malus e al termine della kermesse, il vincitore sarà colui che ha totalizzato il maggior numero di punti. Nato nel 2020 dall’idea di un gruppo di appassionati all’evento, ha permesso l’avvicinamento tra la Gen-Z e il Festival.

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