Emis Killa ha rinunciato al Festival di Sanremo 2025. Il rapper, che inizialmente era stato incluso nel cast della celebre kermesse musicale, ha annunciato la sua decisione tramite i social, affermando di non sentirsi nella giusta condizione per affrontare l’evento. «Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare», ha dichiarato l’artista.
L’annuncio di Emis Killa giunge a poche ore dalla pubblicazione di un’inchiesta giornalistica che ha rivelato il suo coinvolgimento in un’indagine per associazione a delinquere. Il rapper ha voluto chiarire la sua posizione, sottolineando di aver appreso la notizia solo dai giornali. «A me è stato notificato esclusivamente il Daspo, che è un atto amministrativo e non penale. Se tutto ciò dovesse corrispondere al vero, è importante che l’indagine faccia il suo corso e che la magistratura possa lavorare in serenità, senza pressioni mediatiche». Ha poi espresso la speranza di poter tornare in futuro su quel palco per far parlare solo della sua musica.
Inchiesta Doppia Curva
L’inchiesta in cui Emis Killa è coinvolto, denominata “Doppia Curva“, riguarda gli affari criminali legati alle curve ultrà di Inter e Milan. A fine settembre l’indagine ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano. Il rapper è stato iscritto nel registro degli indagati e nella sua abitazione a Vimercate la polizia ha rinvenuto un arsenale che comprendeva sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un teaser e quasi 40mila euro in contanti. La sua vicinanza con il leader della Curva Sud del Milan, Luca Lucci, attualmente in carcere per narcotraffico e tentato omicidio, ha sollevato ulteriori interrogativi sul suo coinvolgimento in ambienti criminali.
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Secondo le indagini, Emis Killa avrebbe anche partecipato a un episodio di violenza. Lo scorso aprile, infatti, durante Milan-Roma, un gruppo di ultrà rossoneri avrebbe aggredito uno steward all’interno dello stadio Meazza. Le telecamere avrebbero ripreso il rapper mentre assisteva al pestaggio prima di essere accompagnato in Curva Sud.
Le intercettazioni extra-calcistiche
Il legame tra l’artista e il mondo ultrà si estende oltre lo stadio. Le intercettazioni hanno rivelato la sua partecipazione a una cena di Natale nel 2022 presso l’abitazione di Lucci, in quel momento ai domiciliari, insieme a personaggi di spicco della criminalità organizzata. Inoltre, il rapper gestirebbe una barberia a Monza in collaborazione con Fabiano Capuzzo, altro esponente ultrà arrestato nell’ambito dell’inchiesta.
Nonostante il peso delle accuse e il clamore mediatico, Emis Killa continua a difendersi, parlando di accanimento nei suoi confronti. «Il rap oggi è diventato un’altra cosa rispetto a quando ho iniziato», ha affermato, lamentando l’eccessiva spettacolarizzazione della musica e la perdita dei valori originari del genere. Nonostante la rinuncia al Festival, il rapper sembra deciso a mantenere la sua linea senza compromessi. Nel frattempo, resta da vedere quali sviluppi avverranno sul fronte giudiziario, con la sua immagine pubblica sempre più legata alle vicende extra-musicali piuttosto che al suo percorso artistico.