Sarà il festival dei ritorni, ma anche, forse, degli addii. Perché alla 68° edizione della Kermesse sanremese ci sarà chi come i Decibel, Le vibrazioni e la coppia Roby Facchinetti-Riccardo Fogli (anche se già si erano musicalmente rincontrati per i 50 anni dei Pooh) tornerà a suonare insieme, ma anche chi, forse, dirà addio o anche solo “Arrivedorci” al suo pubblico. Gli Elio e le storie tese, per esempio. Già da alcuni mesi avevano annunciato il loro ritiro dopo il concerto, l’ultimo, al Forum di Assago martedì 19 dicembre. Ma a questo punto quello milanese sarà solo il penultimo episodio di una carriera durata 37 anni e che, forse, si concluderà ufficialmente sul palco dell’Ariston, chiudendo così una sorta di cerchio vizioso. Perché in parte la loro fortuna era passata proprio per quel teatro, nel 1996 con “La terra dei cachi” e poi ancora nel 2013 con “La canzone mononota” e nel 2016 con “Vincere l’odio“. Canzoni irriverenti e sorprendenti, strumentalmente e armonicamente perfette.
Il testimone dell’irriverenza, anche se di altro tipo, potrebbe adesso passare nella mani de Lo Stato sociale, unica vera voce fuori dal coro nella selezione, lievemente old school, fatta dal direttore artistico del Festival.
Dal gruppo che della protesta sociale, appunto, ha fatto la sua forza, non si sa cosa aspettarsi. Pesci fuor d’acqua in contesti istituzionali, a Sanremo potrebbero riservare mille sorprese. E per quanto la loro canzone, Una vita in vacanza, non sembra avere intenti “bellicosi” contro il sistema in cui la Rai si trova impigliata, le premesse social fanno ben sperare in qualche fuori programma della band bolognese che per quanto metterebbe in imbarazzo l’ingessato clima della riviera, sicuramente darebbe un po’ di brio a quella che al momento sembra una playlist dai toni abbastanza pacati.
È tutto vero: andiamo a svaligiare il bar del festival della canzone italiana. #sanremo2018
— Lo Stato Sociale (@lostatosociale) 15 dicembre 2017
Fa ben sperare anche la presenza di Diodato, che almeno potrebbe portare a Sanremo la sua compagna, Levante, elevandosi a coppia più stilosa della settimana sanremense. Insieme a lui un musicista eccellente come Roy Paci. La coppia potrebbe funzionare e dare una chicca anche migliore delle aspettative.
La quota talent non manca, anche se è sostanzialmente ridotta rispetto alle scorse edizioni: Annalisa, Noemi e i The Kolors, i reduci dei programmi tv approdati in riviera. E proprio questi ultimi dovranno abbandonare l’inglese e cantare in Italiano sul palco dell’Ariston. Sorte che toccherà anche a Mario Biondi, che a Sanremo porterà Rivederti.
Tra i venti Big prescelti spuntano poi il nome di Ron, che, secondo quanto rivelato da Soundsblog, porta all’Ariston una canzone scritta da Lucio Dalla e rimasta in un cassetto per anni. Nella ventina anche Luca Barbarossa e Red Canzian, in versione solista. I Pooh si sono dispersi per il mondo e adesso danno vita a lotte intestine nei loro fan club, che saranno obbligati a vedere i loro beniamini sfidarsi sullo stesso palco che 365 giorni prima aveva accolto la loro reunion. Non pervenuti però Stefano d’Orazio e Dodi Battaglia.
Infine ci sono i giovani, che giovani ormai non sono più, ma che portano sempre una ventata di freschezza a Sanremo.
Nina Zilli, Giovanni Caccamo, Ermal Meta (in coppia con Fabrizio Moro), Renzo Rubino (la cui canzone porterà la firma di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro) e infine Max Gazzè.
Nomi che in fondo danno alcune certezze, almeno per ciò che le orecchie del pubblico sanremese dovranno ascoltare.
Infine c’è lei: Ornella Vanoni. Ecco il vero colpo di Claudio Baglioni. Torna all’Ariston per la nona volta, decima se si considera anche la sua partecipazione nel 2009 come l’ospite che accompagnava in duetto Simona Molinari. La sua prima esperienza in riviera fu nel 1965. Una carriera lunga 60 anni, il suo debutto canoro fu nel 1957. Ornella Vanoni si presenta a Sanremo con una delle canzoni su cui ci sono le maggiori aspettative Imparare ad amarsi, scritta da due grandi autori come Bungaro e Pacifico e che l’accompagneranno sul palco.
Per concludere il nostro elenco ne manca ancora uno: Enzo Avitabile con Peppe Servillo (fratello di Toni). “Chi sono?” Diranno i più sprovveduti. Uno un sassofonista e cantautore napoletano, l’altro un cantante e attore casertano. Considerati cavalli di razza nel mondo del jazz, probabilmente regaleranno a Sanremo una perla rara, che però, rischia di non essere del tutto apprezzata.
L’elenco dei Big in gara
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo
Nina Zilli – Senza appartenere
The Kolors – Frida
Diodato e Roy Paci – Adesso
Mario Biondi – Rivederti
Luca Barbarossa – Passame er sale
Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza
Annalisa – Il mondo prima di te
Giovanni Caccamo – Eterno
Enzo Avitabile con Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi
Renzo Rubino – Custodire
Noemi – Non smettere mai di cercarmi
Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente
Le Vibrazioni – Così sbagliato
Ron – Almeno pensami
Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Decibel – Lettera dal duca
Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
Elio e le Storie Tese – Arrivedorci