L’amore per il teatro e «una forte condivisione civile e ideologica tra Linkiesta e le attività di uno dei pilastri della cultura milanese, come il Teatro Franco Parenti – con la direttrice Andrèe Ruth Shammah – hanno dato vita a Radio Parenti» racconta il direttore Christian Rocca. Inaugurata il 22 maggio 2021 alle 18:00, sarà la prima web radio in Italia legata ad un teatro.
Una radio viva
Con un palinsesto giornaliero di sei ore, ripetuto per quattro volte, i suoi contenuti andranno dalla prosa ai radiodrammi. Alle interviste fino a storie di Milano. Molte anche la rielaborazione di pregevoli materiali d’archivio: come le performance di Giorgio Albertazzi, Philippe Daverio e Vittorio Sermonti, i cicli di lezioni tenuti da filosofi e intellettuali, come Massimo Cacciari, sul palco del teatro. Oppure le letture di poesie di Eduardo De Filippo, fiore all’occhiello del patrimonio artistico del Parenti. Ci saranno però anche tante produzioni originali: «Vogliamo dare l’idea di una radio viva, una che si senta che è fatta ora. Anche con pezzi ad hoc, ma fruibili come oggi si ascoltano i podcast».
Tra mattatori comici e monologhisti introspettivi, letteratura e gag telefoniche, cultura alta e bassa si incontrano e dialogano a Radio Parenti. Tra le sue voci Gioele Dix, Lella Costa, Fillippo Timi, Fabrizio Gifuni, Gabriele Lavia, Sonia Bergamasco, Corrado Tedeschi, Emanuele Severino, Jean Blanchaert, David Parenzo, Massimo Cacciari, Matteo Ceccarini, Umberto Galimberti, Gianni Gualberto Morelenbaum.
«Abbiamo costruito il palinsesto con l’obiettivo di fare una radio di cultura, una cosa che a livello privato non esiste» ha spiegato, nella conferenza stampa di presentazione, il project manager di Bvmedia, Roberto Zeccara. Il suo contributo tecnico, oltre ai meccanismi di messa in onda di Radio Parenti, comprende anche la digitalizzazione dei contenuti inediti.
Un esperimento per la cultura
La scelta di far nascere Radio Parenti nel periodo di risveglio del teatro, ossia quello delle riaperture – secondo Andrée Ruth Shammah – è un messaggio. «La radio non vuole e non può assolutamente sostituire il teatro». È però secondo la direttrice un modo per arricchirsi e migliorarsi. «Stiamo sperimentando e speriamo che l’impatto possa essere positivo» racconta Rocca. Insieme al presidente de Linkiesta Club, Sergio Scalpelli, e al direttore commerciale, Marco Sala, è tra gli ideatori di Parenti on Air, la società alla base di questa nuova avventura radiofonica. Il legame tra il Teatro e il quotidiano online. Da due anni organizziamo il Franco Parenti è infatti il teatro del Festival de Linkiesta.
«Dieci anni fa eravamo i primi a lanciare un giornale solo online. – racconta Rocca – Abbiamo poi sperimentato con il cartaceo, con un accordo con il New York Times. E contaminazioni sul fronte dei libri, pur continuando a lavorare sul fronte digitale, con i podcast e altro. Il settore decisivo è però quello degli eventi live». Nonostante lo stop forzato della pandemia, questo canale può essere parte del futuro. La collaborazione tra Linkiesta, il teatro e la radio può aprire nuovi sviluppi. «Vedremo se funziona e pian piano aggiungeremo altri pezzettini».
Radio Parenti sarà libera, gratuita e senza pubblicità. Chi vorrà sostenerla, potrà farlo tramite una donazione da 50 a 300 euro, con l’Art Bonus, in cambio di contenuti speciali. Tra le sue collaborazioni, anche quella con con Kasa dei libri di Andrea Kerbaker, Istituto Treccani, Emons Italia, Società del Quartetto, Fondazione Italia Patria della Bellezza, Accademia d’Arte drammatica Silvio D’Amico Roma, Officina Daverio, e la Civica Scuola di teatro Paolo Grassi di Milano.
La conferenza stampa per la presentazione di Radio Parenti