Quando la tradizione è violenza, la Germania contro il festival del Klaasohm

Donne inseguite da uomini mascherati, colpite con corna di mucca davanti a una folla in festa. Donne piene di lividi ed ematomi, lasciate doloranti per giorni.  Tutto questo è parte del Klaasohmfest, celebrato la notte di San Nicola nell’isola tedesca di Borkum, nel mare nel nord. Un servizio andato in onda nei giorni scorsi sull’emittente NDR ha fatto luce sulla tradizione, scatenando lo sdegno della Germania. Sui social sempre più donne denunciano le violenze e condannano il festival, mentre a Borkum scendono in piazza per difenderlo.

Il Klaasohmfest

Volti censurati, voce modificata. Solo così le donne di Borkum hanno accettato di parlare alla tv. Tutelate dall’anonimato per non essere ostracizzate dai circa 5000 cittadini della più occidentale delle isole tedesche. Solo così, solo adesso, hanno trovato il coraggio di denunciare una tradizione violenta e degradante, che affonda le radici nella cultura popolare del luogo: quella dei cacciatori di balena. Questa, storicamente, la principale occupazione degli uomini di Borkum, in passato costretti a stare lontano da casa per lunghi periodi. In loro assenza erano le donne a prendere in mano la vita dell’isola. Il Klaasohm nasce quindi dall’esigenza dei cacciatori di riprendere il controllo di Borkum, di ristabilire il proprio dominio sulle donne. 

Secondo la tradizione, la notte del 5 dicembre, gli uomini celibi dell’isola si vestono a festa. Protetti da maschere di pelle di pecora e piume scandagliano i trenta chilometri quadrati di Borkum in cerca di donne. Le individuano. Le inseguono. Le immobilizzano. E a turno le colpiscono con violenza sul fondoschiena con corna di mucca, fino agli anni ’90 ripiene di sabbia per fare più male.

«Perché dobbiamo ancora subire tutto questo? Perché pensiamo ancora che sia una tradizione positiva?». Con queste parole una donna denuncia l’usanza a NDR mentre mostra i suoi lividi. Ma sono proprio le donne, spesso, a sostenere il Klaasohm. Fin da bambine vengono abituate ad accettarlo. La controversa tradizione viene inizialmente spiegata loro come un gioco, una strana versione di nascondino, finché non diventa anche per loro elemento identitario. Il Klaasohm non si può mettere in discussione se non si vuole essere emarginati. Non si può parlare con i media. I giornalisti durante il Klaasohmfest non sono i benvenuti.

Reazione contrastanti

È così che, chiudendosi a guscio negli stretti confini di Borkum, la tradizione del Klaasohm è arrivata fino a oggi, pressoché sconosciuta agli stessi tedeschi. Il servizio dell’emittente televisiva tedesca ARD ha infatti destabilizzato il Paese, accendendo un intenso dibattito. La ministra degli Interni della Bassa Sassonia Daniela Behrens è intervenuta, affermando che «i costumi e le tradizioni non possono mai giustificare la violenza contro le donne». 

Di fronte alle reazioni indignate scatenate dal rapporto, gli organizzatori del Klaasohm hanno riconosciuto come sia stato un errore evitare i media: «Ci rendiamo conto che il servizio, che dipinge un’immagine distorta del festival, è il risultato della nostra chiusura», ha dichiarato il presidente dell’associazione Borkumer Jungens e.V. 1830 e ha aggiunto; «Come comunità abbiamo deciso di lasciarci alle spalle questo aspetto della tradizione». Anche la polizia locale ha annunciato l’adozione d una politica di tolleranza zero verso le violenze. 

La tradizione non deve morire

Tuttavia, nonostante la condanna da parte delle istituzioni, le reazioni sull’isola sono state sorprendentemente polarizzate. Domenica 1 dicembre circa 150-200 donne di Borkum sono scese in piazza suonando corna di mucca e manifestando a favore della conservazione del rituale di San Nicola, per loro un elemento d’identità culturale e una festa di coesione comunitaria. 

In Germania il servizio televisivo ha scatenato un vero e proprio terremoto mediatico. Sui social media le critiche sono state feroci. Molti condannano la violenza insita nella tradizione e chiedono l’abolizione immediata del festival. Il comune è stato sommerso da mail. C’è chi chiede spiegazioni, chi invoca direttamente le dimissioni del sindaco e chi cancella le proprie prenotazioni sull’isola perché spaventato da quanto visto in tv. 

Tra folklore e brutalità spesso c’è un confine sottile. La notte del Klaasohm da curiosa tradizione locale è diventata caso nazionale, simbolo della tensione tra passato e presente. 

@ostfriesenzeitung Rund 150 bis 200 Frauen haben auf Borkum für den Erhalt des umstrittenen Nikolausbrauchs „Klaasohm“ demonstriert. Sie zogen mit Kuhhörnern über die Insel. Ein Bericht des ARD- Magazins „Panorama“ über die Tradition hatte bundesweit für Empörung gesorgt. In dem Beitrag berichten Borkumerinnen und Borkumer anonym von aggressiven Übergriffen. Nach der heftigen Kritik an Klaasohm hatten die Veranstalter angekündigt, den „Brauch des Schlagens“ vollständig abzuschaffen. #klaasohm #borkum #demo #frauen #gewalt #tradition #ostfriesland #borkumerzeitung #ostfriesenzeitung #generalanzeigerrhauderfehn #ostfriesentv #wirfilmenostfriesland #panorama #ard #strgf #funk #fürdich #fyp ♬ Originalton – Ostfriesen-Zeitung 🗞️

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