Da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno il Nameless Festival per la sua 12esima edizione ha accolto un vasto pubblico da Italia, Europa e America. Oltre cento artisti per l’ultima volta tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (Lecco). Già annunciato un doppio appuntamento per il 2026, uno ad Al Bione e una Winter Edition a Barzio. Ad ospitare il maxi evento dal 2022 è l’area La Poncia, uno spazio di 400mila metri quadrati che, ancora una volta, ha dato vita ad un vero e proprio tempio della musica elettronica. Quattro palchi tutti divisi per genere musicale: Main Stage, Fructis Arena, Nameless Tent Molinari, Red Bull Energy Zone. A questi si aggiunge l’Heineken Stage, che ha dato spazio ai talenti emergenti.
L’esperienza a Nameless: costumi stravaganti e tanta musica
Nell’itinerario verso l’area del festival echeggia in lontananza la musica. Una volta entrati un tappeto di persone si disperde tra i prati. Ce n’è per tutti i gusti: chi è vestito da supereroe, chi sfoggia cappelli da cowboy rosa, un costume da rana o, seguendo i recenti trend di TikTok, da creatura del Brainrot italiano. Dagli outfit più stravaganti a quelli più casual, il pubblico di Nameless fa da padrone ad un frenetico viavai, tra musica e un bicchiere di birra o di spritz. Ampia l’offerta di cibo: dalla pizza alla carne, dai lievitati a burger di vario tipo, oltre a cucina vegetariana, vegana e gluten free. C’è anche chi segue un DJ set seduto comodamente mentre addenta un cheeseburger.

Nella lineup spiccano Martin Garrix, Armin Van Buuren e The Chainsmokers. Tre grandi nomi del panorama elettronico che hanno regalato performance sorprendenti, accompagnate da fuochi d’artificio, luci laser e coriandoli. Anche per questa edizione il pubblico si riconferma giovane: il 53% dei partecipanti, infatti, ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni. L’offerta musicale sempre attuale e diversificata soddisfa tutti i gusti.
Una lineup variegata
La struttura più imponente è il Main Stage, palco che ha ospitato, oltre ai big three sopra citati, Oliver Heldens, Don Diablo, Malaa, Merk & Kremont, Gladde Paling e il fenomeno Eurovision Tommy Cash con la sua Espresso Macchiato. Il sound del Main Stage si è articolato tra EDM (Electronic Dance Music) e house, con un focus su dubstep e drum and bass. Questi ultimi, due generi più di nicchia che negli ultimi dieci anni hanno acquisito una grande popolarità. La dubstep nasce a Londra nei primi anni Duemila e si riconosce per la ritmica di batteria sincopata, mentre la drum and bass, originaria dell’Inghilterra degli anni Novanta, utilizza, come da nome, batteria e basso per accompagnare una melodia minimale.
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Entrambi i generi hanno trovato terreno fertile al Nameless Tent Molinari con Dirtyphonics, Sub Focus, MUST DIE!. La perfomance più esplosiva è quella di Sullivan King, che si è destreggiato tra consolle e assoli di chitarra elettrica eseguiti rigorosamente in piedi accanto alla postazione da DJ con la grinta tipica di un metallaro. Il Molinari Stage ha ospitato anche la musica hardstyle e hardcore, – riconoscibili per i bassi potenti, le casse distorte e le melodie semplici – con AnD, Zapravka e Luca Agnelli.
Uno stile diverso quello della Fructis Arena, che ha dato spazio a rap, pop e trap con Artie5ive, Bello Figo, Jacopo Sol, Sally Cruz, Lorenzza, Kid Yugi, Nerissima Serpe e Papa V, Glocky, Low-Red e Nabi. Se per tutti gli stage c’era una lineup predefinita, non è stato il caso del Red Bull Energy Zone, che domenica ha ospitato il nuovo format di Nameless, Less Names, che ha portato quattro appuntamenti all’Alcatraz di Milano tra novembre 2024 e aprile 2025. Due regole: niente video o foto e lineup segreta. Un’esperienza immersiva, in uno spazio più intimo, quasi un one-to-one con i DJ in consolle. Sempre al Red Bull Stage, anche uno spazio dedicato al make-up, tutto a tema glitter.
Un evento in continua evoluzione
Chiusa una porta si apre un…Al Bione. Proprio lì, nel comune del lecchese, dal 30 maggio al 1 giugno 2026, il Nameless Festival troverà la sua nuova dimora. Un ritorno alle origini, nel luogo in cui tutto è iniziato nel 2013, dove il Festival aveva mosso i primi passi per diventare l’evento di portata internazionale che è oggi. A fare da sfondo il prossimo anno saranno, quindi, le sponde del Lario. Ma l’appuntamento non sarà singolo: ad anticipare l’edizione 2026, sabato 14 e domenica 15 febbraio è Nameless Festival Winter Edition, una speciale tappa a Barzio, in Valsassina, già stato scenario del Festival dal 2015 al 2019. Due nuovi capitoli nella storia di Nameless che dimostrano quanto l’evento sia sempre in continua evoluzione. Unico costante obiettivo rimane il desiderio di regalare al pubblico l’esperienza più completa e soddisfacente possibile. Parola d’ordine: innovazione.
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Il successo e l’impatto sul territorio
«Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, primo fra tutti quello di fare un festival che fosse più bello da vivere rispetto all’edizione precedente. È chiaro che tutte le scelte fatte, anche in previsione del futuro, vanno sempre nella stessa direzione. L’obiettivo è cercare di rendere l’esperienza sempre meno stressante per le persone che frequentano il Festival e crediamo di essere riusciti a soddisfare le loro necessità in ogni ambito», così Alberto Fumagalli, CEO e Founder di Nameless Festival. Il successo dell’evento lo rappresentano soprattutto i numeri. L’edizione 2025 ha raccolto 90mila presenze da tutta Italia, Europa e America, confermandosi così uno degli appuntamenti più apprezzati del panorama musicale a livello internazionale. Inoltre, il 93% dei partecipanti all’edizione 2024, aveva dichiarato di essere già intenzionato ad acquistare un biglietto per l’edizione successiva.

Non da meno l’impatto sul territorio: l’85% del pubblico è non residente. Così il Nameless Festival continua a promuovere il turismo locale. Nel 2023 il Comune di Annone di Brianza è rientrato nella Top10 delle mete di tendenza per gli italiani in vacanza stilata da Airbnb. Quest’anno, invece, Nameless Srl si è posizionata nella Top20 della classifica «Leader della Crescita 2025» stilata da II Sole 24 Ore e Statista e ha conquistato la prima posizione tra le aziende operanti nel settore degli eventi dal vivo.