Il 12 luglio 2023 è morto lo scrittore Milan Kundera. Uno dei più celebri autori della seconda metà del Novecento si è spento a Parigi all’età di 94 anni. Era malato da tempo, secondo quanto ha riferito un portavoce di Gallimard, il suo editore francese.
La biografia
Nato a Brno, nell’allora Cecoslovacchia, il 1° aprile del 1929, Kundera studiò letteratura a Praga all’Università Carolina, per poi passare alla Scuola di Cinema. Fin da piccolo si dedicò alla musica, in particolare al pianoforte, passione che troverà ampio spazio nei suoi testi. Pubblica le prime poesie da adolescente grazie a suo cugino, artista e studioso del Dadaismo.
Nel 1948 ancora studente si iscrisse al Partito comunista e nel 1968 si schierò apertamente a favore della cosiddetta “Primavera di Praga“, posizione che lo costrinse a lasciare il suo posto di docente, oltre che il Paese. Dal 1975, infatti, a causa dei dissidi con il partito comunista (era contrario all’invasione della Cecoslovacchia da parte dell’URSS), si trasferì in Francia e nel 1979 perse la cittadinanza ceca. La ottenne nuovamente nel 2019 grazie al Governo.
La produzione letteraria
Kundera ha scritto dieci romanzi, di cui sei in ceco e quattro in francese. Il primo, Lo scherzo, pubblicato nel 1967, era stato messo al bando in Cecoslovacchia in seguito alla fine della “Primavera di Praga”, il periodo in cui il leader politico Alexander Dubcek aveva cercato di riformare dall’interno il regime comunista attraverso il cosiddetto “Socialismo dal volto umano”. Il protagonista di Lo scherzo viene espulso dal Partito Comunista dopo che, per scherzo, appunto, scrive un messaggio apparentemente critico nei confronti del regime, su una cartolina.
Il libro per cui invece a Kundera era stata tolta la nazionalità cecoslovacca è Il libro del riso e dell’oblio (1979), un romanzo con una forma sperimentale che conteneva altre critiche al regime. Nel 1981 allo scrittore era stata data la nazionalità francese. «La Francia è diventata la patria dei miei libri, e io ho seguito il cammino dei miei libri», disse in quell’occasione.
Il romanzo più famoso è sicuramente L’insostenibile leggerezza dell’essere, ambientato a Praga intorno al 1968. Racconta la storia di quattro personaggi, due uomini e due donne, legati da diverse relazioni amorose, e ha una forma più tradizionale. Solo nel 2006 Kundera aveva autorizzato la sua pubblicazione nella Repubblica Ceca.
Gli ultimi anni
Nell’ultimo periodo della sua vita Kundera ha parlato raramente con i giornalisti. Era convinto che gli scrittori dovessero parlare attraverso le proprie opere. Per anni, il suo nome è stato candidato al premio Nobel per la letteratura, ma non l’ha mai vinto. L’ultimo romanzo che ha pubblicato è La festa dell’insignificanza (2013), scritto a più di 80 anni.