“Le Pupille” di Alice Rohrwacher raggiungono il mondo dorato di Hollywood

“Le Pupille” è il titolo del nuovo prodotto cinematografico diretto da Alice Rochwacher, distribuito su Disney+, prodotto da Tempesta di Carlo Cresto Dina e dal premio Oscar Alfonso Cuaron, Gabriela Rodriguez di Esperanto Filmoj. Il piccolo film dalla durata di 37 minuti, applaudito al festival di Cannes, il 12 marzo sarà uno degli ospiti d’onore alla notte degli Oscar 2023. Il live action, girato tra Bologna e San Luca, è ambientato nel Pio Istituto Sordomute Povere e racconta la storia di alcune orfanelle che vivono nel collegio religioso durante la seconda guerra mondiale. Protagonisti della pellicola: Alba Rohrwacher, Valeria Bruni Tedeschi, Carmen Pommella, Greta Zuccheri Montanari, Luciano Vergaro detto ‘Catirre’ e Tatiana Lepore.

Il Plot

Il plot del corto è liberamente tratto da una lettera scritta dall’autrice Elsa Morante e indirizzata al suo caro amico Goffredo Fofi.

Le Pupille vogliono svelare quel desiderio di libertà, devozione e anarchia, che può instaurarsi all’interno delle menti delle giovani ragazze del collegio, in particolar modo durante il periodo natalizio.

Nel film le bambine meritano una punizione per aver canticchiato le parole proibite di “Baciami piccina” sentite alla radio, pensiero sostenuto da Alba Rohrwacher che veste i panni di una madre superiore rigida e bigotta.

Le orfanelle dovranno interpretare degli angioletti all’interno di un quadro vivente per aiutare le suore a raccogliere fondi in cambio di preghiere; mentre sono alle prese con la realizzazione del quadro appare una torta bellissima: una zuppa inglese realizzata con ben 70 uova. Per le piccole è una notizia strabiliante, il loro stupore nel vedere il dolce portato da Valeria Bruni Tedeschi, che chiede alle bambine di pregare affinché il suo amato possa innamorarsi di nuovo di lei, lo si può percepire dalle loro pupille dilatate. Il corto è una storia di innocenza, di infanzia e di semplicità, dettaglio che ritroviamo anche nella messa in scena, viene mostrato il mondo delle orfanelle del collegio attraverso i loro sguardi pieni di meraviglia e stupore.

Gli occhi di Alice Rohrwacher

La regista ha voluto realizzare un piccolo film sul Natale. La richiesta nasce dalla mente di Curon e la Rohrwacher non riusciva ad immaginare la futura pellicola se non come una storia di infanzia e purezza. Partendo proprio da questo concetto di innocenza è stato ideato il titolo: Le Pupille. È il termina anatomico con cui si identificano i nostri occhi e per Alice Rohrwacher è diventato un modo per definire le piccole del collegio, nel corto il mondo in cui vivono viene mostrato attraverso le loro pupille che diventano veicolo di un messaggio: tutti noi all’interno dei nostri occhi nascondiamo delle bambine ribelli.

La regista ha dedicato la nomination all’Oscar alle «bambine cattive che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo. Auguro che, come nel mio cortometraggio, le Pupille possano rompere la torta e condividerla tra loro».

Il live action, inoltre, vuole essere un omaggio al cinema di Vittorio De Sica e Charlie Chaplin.

 

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