La Federal Bureau of Investigation non si occupa solo di ricercare pericolosi criminali internazionali ma anche di ritrovare preziose opere d’arte rubate. Dal dopoguerra sono numerosi i dipinti, le sculture e gli strumenti musicali che sono spariti nel nulla.
L’Fbi ha dedicato particolare attenzione alla ricerca di alcune di esse, stilando la lista delle dieci opere da monitorare continuamente.
L’elenco non è stato ancora aggiornato dal 2016, quando alcuni di questi tesori sono stati ritrovati.
I tesori sumerici dell’Iraq
Tra marzo e aprile 2003 il museo e i siti archeologici iracheni hanno subito violenti saccheggi, migliaia di opere sono state depredate e vendute al mercato nero in una delle stagioni più confuse della recente storia mediorientale. Un certo numero di manufatti è stato recuperato, ma circa 10.000 reperti risultano ancora dispersi. Nel luglio 2006 è stato annunciato dalla Ice (Immigration and Customs Enforcement) il ritrovamento della statua sumerica in diorite del re Entemena di Lagash (2400 a. C., uno dei più antichi esempi di statua regale), tra i pezzi più importanti dell’Iraq Museum rubato nel 2003. Non si hanno però notizie di tutti gli altri reperti.
Le 13 opere rubate all’Isabella Stewart-Gardner Museum
Il 18 marzo 1990 due uomini camuffati da poliziotti entrano nell’Isabella Stewart-Gardner Museum di Boston. Legano le guardie e rubano 13 opere d’arte, tra le quali tre quadri di Rembrandt, schizzi di Degas e una delle 36 tele esistenti di Vermeer (Concerto a tre), per un valore di circa 500 milioni di dollari. È la più clamorosa violazione di proprietà privata nella storia criminale degli Stati Uniti.
Dato che la collezione del museo e il suo layout sono permanenti, i fotogrammi vuoti rimangono sospesi sia in omaggio alle opere mancanti che come segnaposto per il loro potenziale ritorno. Gli esperti erano rimasti stupiti dalla scelta dei dipinti che sono stati rubati, soprattutto perché le opere d’arte più preziose non sono state toccate. Per il ritrovamento è stata offerta una ricompensa, mai riscossa, di 5 milioni di dollari.
La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio
Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, qualcuno si introduce nella chiesa di San Lorenzo a Palermo e si impadronisce della Natività di Caravaggio, tagliandola con dei rasoi per estrarla dalla cornice in cui era appesa da più di tre secoli. Secondo quanto appurato dalle indagini, il dipinto è stato rubato su commissione dal boss mafioso Gaetano Badalamenti, che ha cercato di intavolare una trattativa con la Chiesa per ottenere un riscatto. Fallito il tentativo, ha probabilmente venduto l’opera a un collezionista svizzero. Si pensa addirittura che oltralpe la tela sia stata tagliata per ottenere maggior profitto.
Il violino Davidoff-Morini Stradivarius
Nell’ottobre 1995 viene denunciato che un violino Stradivarius, dal valore di 3 milioni di dollari, è stato rubato. La legittima proprietaria era Erica Morini, nota violinista, che lo custodiva nella sua casa a Manhattan. Il furto è avvenuto poco prima della sua morte: non sono stati trovati segni di scasso, quindi il ladro aveva accesso alle chiavi dell’armadio in cui era riposto il violino. Lo strumento era stato realizzato nel 1724, il padre della Morini lo aveva comprato a Parigi nel 1923 e la violinista lo aveva usato durante tutta la sua carriera.
La veduta di Auvers-sur-Oise di Cézanne
Il 31 dicembre 1999, nella confusione dei festeggiamenti che salutano il nuovo millennio, un ladro entra nell’Ashmolean Museum di Oxford e ruba il dipinto di Cézanne La veduta di Auvers-sur-Oise. Valutato 3 milioni di dollari, il dipinto è uno dei più importanti nella fase che segna il passaggio dell’artista alla sua maturità pittorica. Il museo inglese aveva già subito, negli anni, il furto di vasi greci, dipinti del XVI secolo e una collezione di gioielli del valore di 50 mila sterline.
I murales di Maxfield Parrish al Gertrude Vanderbilt Whitney
Un giorno di luglio del 2002, l’uomo d’affari e collezionista d’arte J. P. Bryan riceve una chiamata inaspettata dall’Fbi: due dei murales di Maxfield Parrish di sua proprietà erano stati rubati. Tre notti prima, qualcuno era infatti penetrato nella Edenhurst Gallery, California, attraverso un buco aperto nel tetto, e aveva sottratto le opere. Il furto era stato scoperto solo lunedì mattina, all’apertura della galleria. I due murales sono stimati per 4 e 5 milioni di dollari. Maxfield Parrish nei primi anni del ‘900 era considerato uno degli artisti e illustratori più popolari degli Stati Uniti.
I quattro dipinti del Museu Chacara do Céu di Rio de Janeiro
Il 24 febbraio 2006, il primo giorno del Carnevale di Rio, un corteo danzava fuori dal museo Chacara do Céu senza sapere cosa stesse accadendo all’interno. Quattro uomini in soli 5 minuti hanno superato l’impianto di sicurezza e hanno preso in ostaggio i pochi visitatori presenti. Nel giro di mezz’ora, si sono appropriati di quattro quadri e un libro illustrato, per poi confondersi tra la gente che affollava le strade.
I quattro dipinti erano Marine di Claude Monet, I due balconi di Salvador Dalì, I giardini di Lussemburgo di Henry Matisse e La danza di Pablo Picasso. Le opere in totale erano state valutate per 10 milioni di dollari.
Il Van Mieris della Gallery of New South Wales
Il dipinto A Cavalier apparteneva a James Fairfax, che nel 1993 lo aveva donato alla Gallery of New South Wales di Sydney. E’ stato rubato il 10 giugno del 2007 durante l’orario di apertura e per due giorni nessuno si è accorto della sua assenza. Le indagini non hanno portato ad alcun risultato, si pensa però che sia stata opera di un addetto alla sorveglianza dato che il sistema di allarme non si è attivato. Il furto in pieno giorno è stato particolarmente imbarazzante per il museo che si faceva vanto di aver appena rinnovato gli impianti di sicurezza.
Il Renoir rubato in un appartamento privato
Nel settembre 2011 il quadro di Renoir (Madeleine appoggiata sul gomito con il fiore tra i capelli) è stato rubato durante una rapina a mano armata in una casa di Houston. Il ladro a volto coperto è stato descritto come un uomo bianco, tra i 18 e i 26 anni, armato di una pistola di grosso calibro semi-automatica.
Un assicuratore privato ha offerto fino a 50mila dollari per informazioni che possano portare al recupero del dipinto.
I van Gogh ritrovati a Castellammare di Stabia
La lista dell’Fbi non è ancora stata aggiornata dal 2016, quando due delle opere più ricercate sono state trovate proprio nel nostro Paese. Figurano quindi ancora nella top 10 La spiaggia di Scheveningen durante un temporale e L’uscita dalla chiesa protestante di Nuenen, di Vincent Van Gogh.
Nel dicembre 2002, due ladri approfittano di una scale di un cantiere edile per salire sul tetto e intrufolarsi nel Van Gogh Museum di Amsterdam. In pochi minuti rubano i due quadri valutati circa 100 milioni di dollari. Le forze dell’ordine olandesi li arresteranno un anno più tardi, ma senza riuscire a trovare i dipinti.
Quattordici anni dopo, nel settembre 2016, i dipinti vengono ritrovati a Castellammare di Stabia dalla Guardia di Finanza, a casa del boss del narcotraffico Raffaele Imperiale, oggi latitante a Dubai.