Ci sono molti musei dedicati alla moda e al lusso, anche se nessuno assomiglia al Gucci Garden di Firenze. Uno spazio artistico ubicato all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia dove l’arte e lo sfarzo si uniscono.
Di fatto, Gucci Garden non ospita una semplice esposizione storica dedicata al brand, bensì vanta di una boutique con articoli unici, un ristorante osteria dello chef stellato Massimo Bottura e una Galleria costituita da ampie sale tematiche. A capo di tutto ciò c’è la mente di Alessandro Michele, nonché direttore creativo della Maison dal 16 gennaio 2015.
«Si tratta di un luogo unico collegato alla storia. Gucci come brand fiorentino ha voluto creare un collegamento con Firenze con una Galleria espositiva tra primo e secondo piano che contiene alcuni pezzi dell’archivio storico e altri della collezione attuale», dichiara una dipendente del Gucci Garden a Master X. Non è una casualità che questo spazio culturale è stato protagonista di un cambio strutturale: in altre parole, nasce come museo ma si afferma poi come Galleria.
Il motivo è semplice ed è vincolato alla temporalità delle collezioni. «Il Gucci Museo si è trasformato in Galleria perché circa ogni sei mesi cambia qualcosa. Ad esempio: si possono introdurre sale nuove e aggiungere articoli alle varie collezioni». Per tale ragione, prosegue Michele «Gucci Garden non vuole dare il senso di staticità, ma di continuo cambiamento».
Durante la visita ai due piani della Galleria, sarà possibile conoscere le tradizioni del marchio percorrendo un itinerario tra le molteplici sale. Dalla Guccification, ovvero la sala in cui il Doppio G è rappresentato in tutte le sue forme, alla Ephemera, il luogo che permette tornare indietro nel tempo e ripercorrere così la storia del marchio, passando per la Paraphernalia, la Cosmorama e la De Rerum Natura. Quest’ultima spicca tra le altre per il diretto riferimento ai musei di storia naturale, originata dalla passione di Bottura per flora e fauna.
Oltre a ciò, Gucci Garden sorprende i suoi visitatori con la sala Cinema, al cui interno si proiettano pellicole sperimentali e brevi film. Il prezzo per entrare in questa oasi di lusso fiorentino è di 8 euro e la metà del ricavato è destinata alla restaurazione delle opere della città.
(v.n.)