Il Pritzker Architecutre Prize 2020, noto anche come il Premio Nobel per l’architettura, è stato conferito alle colleghe e amiche irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara.
È la seconda volta nella storia del premio che il podio si tinge di rosa, la prima era stata Zaha Hadid nel 2004. Le irlandesi sono state definite dalla giuria di professionisti: «Delle pioniere in un ambito professionale che è stato tradizionalmente, ed è ancora, dominato dagli uomini».
Grazie a Farrell e McNamara anche il tricolore irlandese ottiene un posto di rilievo nella storia del Pritzker.
«Hanno costantemente e senza esitazione perseguito la massima qualità dell’architettura» ha sostenuto la giuria sottolineando anche la forte sensibilità geografica delle due.
Pritzker Architecture Prize
Nel 1979 Jay Pritzker e sua moglie Cindy, decisero di sostenere la realizzazione di un importante riconoscimento come il Nobel o il Pulitzer ma nel settore architettonico: il Pritzker Architecture Prize. Sostenuto dalla Hyatt Foundation, il premio, che è il più prestigioso al mondo, conferisce a chi lo vince 100.000 dollari americani e un attestato.
Prima del 1987 una scultura ad edizione limitata dell’artista Henry Moon accompagnava il premio in denaro. Successivamente, al posto della statua, venne conferita una medaglia di bronzo raffigurante il lavoro dell’architetto Louis Sullvian e sul verso la traduzione inglese dei tre principi dell’architettura Vitruviana: firmitas, utilitas e venustas (solidità, utilità e bellezza).
Ogni anno una giuria selezionata decide di conferire il premio ad un architetto vivente le cui opere diventano prova di talento, visione ed impegno. I progetti considerati devono essere capaci di dimostrare quanto la loro realizzazione abbia dato origine ad importanti e significativi contributi all’umanità e all’ambiente.
Yvonne Farrell e Shelley McNamara
Le vincitrici del Pritzker 2020 sono, da oltre 40 anni, alla guida del loro studio Grafton Architects fondato, con altri tre partners, a Dublino nel 1978. Il nome deriva dalla strada in cui aveva sede il loro ufficio: Grafton Street.
Le due, laureate nel 1976, si conobbero tra i banchi universitari, tra progetti e tecnigrafi della UCD, University College Dublin, dove ora insegnano.
«Impariamo dagli studenti e speriamo che gli studenti imparino da noi», Y. Farrell e S.McNamara
Yvonne Farrell e Shelley McNamara nei loro progetti si sono dedicate principalmente alla realizzazione di edifici ad uso scolastico, quali università e scuole.
Dall’Irlanda, si sono spinte in Italia, realizzando la sede dell’Università Bocconi a Milano, aperta nel 2008. Hanno viaggiato oltre oceano e sono approdate in Perù dove hanno realizzato il progetto dell’University Campus UTEC a Lima nel 2015.
Passando per il Regno Unito la loro arte è arrivata anche in Francia, dove a Toulouse, l’anno scorso è stato inaugurato l’Edificio dell’Université 1 Capitole.
Le irlandesi nel 2018 hanno anche diretto la 16esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.