Il più grande concerto dal vivo dall’inizio della pandemia. Nessun distanziamento sociale, migliaia di persone che cantavano e ballavano a ritmo di musica, con mani alzate in aria e un senso di libertà quasi contagioso. Così, sabato sera a Barcellona, si è svolto il concerto della band pop-rock catalana, Love of Lesbian. Oltre 5 mila persone si sono riunite al palazzetto di Sant Jordi, con l’obbligo di mascherina ed esito negativo di un tampone antigenico, svolto tra le 8 e le 16 del medesimo giorno.
L’iniziativa
Il concerto dei Love of Lesbian è stato il primo evento del “Festival per la Cultura Sicura”, iniziativa promossa dalle principali istituzioni catalane per valutare se è possibile organizzare appuntamenti di questo genere, senza mettere a rischio le persone che vi partecipano. Secondo gli organizzatori del concerto, Jordi Herreruela e Ventura Barba, «Il pubblico era più sicuro dentro al palazzetto che fuori, passeggiando per strada o tra i tavoli esterni di un bar». Un esperimento simile, denominato “Back to Live”, è stato allestito poche settimane fa anche nei Paesi Bassi. L’obiettivo, in entrambi i casi, è quello di riaprire con gradualità uno dei settori più penalizzati dalla pandemia.
«Benvenuti a uno dei concerti più emozionanti della nostra vita», ha esordito il cantante della band, visibilmente emozionato davanti alla folla. Secondo lui, il pubblico è stato estremamente educato e si dice «soddisfatto» della serata. Un segnale di speranza per la ripartenza dei concerti nella prossima estate.
L’organizzazione del concerto
I partecipanti hanno dovuto sottoporsi a tampone rapido prima dell’ingresso. Per l’occasione sono stati allestiti alcuni punti dove poter effettuare il test. Presso il palazzetto e in altri tre locali di Barcellona: il Luz de Gas, il Razzmatazz e la Sala Apolo. Delle 5 mila persone presenti, solo 6 sono risultate positive al Covid-19 e quindi impossibilitate a partecipare.
Gli ingressi sono stati scaglionati e divisi in quattro punti di accesso. All’arrivo di ogni persona è stata misurata la temperatura e fornita una mascherina FFP2, da sostituire a quella precedentemente indossata. All’interno della struttura, la platea è stata divisa in tre zone, ciascuna con bagni e servizi bar separati. Il costo della messa in sicurezza di tutti i partecipanti è stato di circa 50 mila euro in più rispetto alle spese ordinarie di organizzazione.
Il medico Josep Maria Llibre, uno dei responsabili degli studi scientifici sui concerti organizzati in Spagna, fa sapere che nei prossimi 14 giorni il pubblico verrà monitorato costantemente per rilevare l’eventuale presenza di contagio da Covid-19.