Cinema, crollo storico degli incassi. Ma la cultura non si arrende

Nanni Moretti seduto di spalle e intorno a lui una sala completamente vuota. E’ questa la foto che il regista ha scattato all’interno del cinema Barberini di Roma, dove era andato a vedere la proiezione di Marianne & Leonard, e ha poi postato su Instagram. Moretti solitario all’interno di una sala cinematografica è il simbolo di un’industria che sta vivendo un grave momento di crisi, a causa dell’emergenza del coronavirus.

Se nella Capitale e nell’intero Lazio, i cinema sono ancora aperti purché vengano rispettate le giuste misure precauzionali, diversa è la situazione in altre regioni del nord e del centro Italia. Secondo quanto stabilito dal Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) dell’8 marzo, nella regione Lombardia e in altre 14 province del nord e del centro, «sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato». A questa sospensione, si aggiungono poi anche la chiusura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

I film rinviati o annullati

A causa dell’emergenza di Covid-19, sono diversi i film il cui debutto è stato rinviato. A cominciare da Volevo Nascondermi , con Elio Germano nei panni del pittore Ligabue, previsto per il 27 febbraio e posticipato al 4 marzo. Diversa sorte invece per Si vive una volta sola, di e con Carlo verdone, e Lupin III – The First, per i quali non è ancora stata comunicata una nuova data di uscita. Annullate poi le riprese di No time to die, il nuovo film di James Bond, organizzate nella città di Venezia. La pellicola sarebbe dovuta arrivare sul grande schermo ad aprile, ma è stato invece riprogrammata a novembre 2020. Posticipata di un mese, dal 3 aprile a 8 maggio, anche la 65esima edizione dei David di Donatello.

Crollo storico degli incassi

Il primo weekend di marzo ha registrato il record negativo storico per il cinema italiano: l’incasso è diminuito di quasi l’80% rispetto a quello precedente e ammonterebbe a solo 439 mila euro. A renderlo noto è il Cinetel, la società che si occupa di gestire gli  incassi cinematografici. Inoltre, se si comparano i dati con lo stesso periodo(5-8 marzo) dello scorso anno, il calo degli incassi raggiunge addirittura il 95% .

Anche nel resto del mondo, i box office hanno iniziato a dare segni di cedimento: in America lo scorso fine settimana il primo film in classifica, il fantasy della Disney Onward, ha incassato solamente 40 milioni di dollari. Poco meno di un quarto rispetto allo stesso weekend del 2019, quando il confronto era con i 153 milioni di dollari di Captain Marvel.

La crescita delle piattaforme streaming

Se da un parte l’industria cinematografica vacilla, dall’altra c’è chi, in questa emergenza sanitaria, riesce a guadagnare. E’ il caso di Netflix, una delle più importati piattaforme di streaming, che nel periodo tra fine febbraio e inizio marzo ha registrato una crescita di quasi 1% delle proprie azioni. Secondo gli analisti, l’aumento è legato al fatto che le persone, per rispettare le misure per prevenire il contagio di Covid-19, trascorro più tempo nelle loro case.

A trarre guadagno dalla situazione anche Amazon, con la sua piattaforma Prime Video, che ha pensato anche ad una soluzione per venire incontro ai suoi iscritti: servizio gratuito fino a fine marzo per tutte le zone coinvolte nel Dpcm dell’8 marzo.

#iorestoacasa: la campagna social e l’appello del Ministro Franceschini

Poco dopo la decisione di chiudere cinema, teatri e musei in tutta Italia, il Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, ha invitato gli operatori culturali e le televisioni a fare la loro parte. Se gli italiani non possono andare nei luoghi della cultura, allora sarà la cultura stessa ad andare da loro. La richiesta del Ministro è programmare più cinema, musica e arte in tv. E poi c’è l’ appello rivolto ai musei e alle gallerie d’arte: utilizzare al massimo i loro siti e pagine social per condividere tutte le opere che non si possono più ammirare di persona. Sono molti i musei che hanno aderito all’iniziativa. Tra questi ci sono, ad esempio, gli Uffizi di Firenze, il museo Egizio di Torino e la Galleria nazionale d’arte moderna e Contemporanea di Roma.

Scegliendo di condividere online i propri capolavori, i musei e le gallerie d’arte stanno partecipando a #iorestoacasa: la campagna nata spontaneamente sui social per ricordare ai cittadini che l’unico modo per combattere la diffusione del coronavirus è limitare i contatti sociali. E anche lo stesso Franceschini, in un tweet, ha rilanciato l’iniziativa e ringraziato tutti i personaggi dello spettacolo che la stanno promuovendo.

Infatti, negli ultimi giorni tanti cantanti e volti dello spettacolo hanno mostrato la loro adesione alla campagna, condividendo #iorestoacasa sulla loro bacheca. Lo hanno fatto Fiorello, Jovanotti, Ligabue, Tiziano Ferro, i Pinguini Tattici Nucleari e molti altri ancora. Il leader dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, ha addirittura composto una canzone per mostrare la sua vicinanza a quanto sta accadendo in Italia. 

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Elisabetta Murina

23 anni. Nata e cresciuta a Milano. Dopo la laurea in Linguaggi dei media all'Università Cattolica, inizio il mio percorso al master in giornalismo IULM. Ora scrivo su MasterX. La prima esperienza in un periodico femminile, dove l'interesse verso questo mondo è cresciuto sempre di più. Grande appassionata di moda, spettacolo e arte in ogni sua forma. Curiosa di natura e sempre in cerca della verità.

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