Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, dice un noto proverbio. Ma il sacco di Choupette, la gatta del defunto Karl Lagerfeld, è sicuramente pieno d’oro. Il celebre stilista e direttore creativo di Chanel e Fendi, che si è spento il 19 febbraio scorso, ha infatti lasciato parte della sua eredità alla sua amata compagna di vita a quattro zampe. Tuttavia Choupette è solo l’ultima dei tanti animali domestici che hanno ricevuto una cospicua fetta di eredità dopo la morte del loro ricchissimo padrone. Una moda che ha reso felici soprattutto i fortunati designati a occuparsi delle loro cure. Ma andiamo con ordine.
La bianca e viziatissima gatta birmana di sette anni è stata, a detta dello stesso Lagerfeld, la sua musa ispiratrice sia dal lato professionale, sia da quello umano. Per lei il genio della moda aveva creato un profilo Instagram da 117mila followers, con il nome di Choupettesdiary, dove la gatta viene fotografata in varie pose e location vezzose.
Nel 2015 Lagerfeld dichiarò alla tv francese: «Choupette ha la sua piccola fortuna in caso mi succedesse qualcosa, è un’ereditiera. Chi si occupa di lei non sarà mai in miseria, i soldi delle fotografie nelle quali è apparsa non li prendo, li metto da parte per lei».
La lista degli animali multimilionari continua con il pastore tedesco Gunther IV, figlio di Gunther III, a cui la contessa tedesca Karlotta Liebenstein aveva lasciato 63 milioni, dopo la sua morte nel 1992. Gunther figlio, il cui patrimonio ammonterebbe attualmente a 133 milioni in euro, è in possesso di proprietà alle Bahamas, in Italia e in Germania e sul suo sito web si possono vedere fotografie in cui è rappresentato come un Dan Bilzerian a quattro zampe, circondato da ragazze in bikini, mentre prende il sole in ville con piscina. In questo caso, il suo fortunato padrone e tutore sarebbe Maurizio Mian, ex industriale farmaceutico di Pisa ed ex presidente della società di calcio del capoluogo toscano. Il motivo del coinvolgimento di Mian nella cura del pastore tedesco non è difficile da capire. Eneo Mian, padre dell’imprenditore e direttore dell’istituto di clinica dermatologica all’università di Pisa, aveva curato Gunther III da una grave malattia della pelle. La contessa Liebenstein, in un gesto di gratitudine, aveva quindi donato parte della sua eredità all’associazione.
Lo scimpanzé più ricco del mondo è invece Kalu, a cui la statunitense Patricia O’Neil, figlia del Conte di Kenmore e moglie dell’ex campione di nuoto australiano Frank O’Neil, nel 2005 lasciò un’eredità di 60 milioni in euro. Il primo incontro tra Patricia e Kalu avvenne in Zaire, fuori dall’abitazione del console argentino. Lo scimpanzé fu trovato su un albero e portato nella casa degli O’Neil a Cape Town, che diventò la sua nuova reggia.
Non dimentichiamoci però di Silverstone, la tartaruga più ricca del mondo, trovata dalla celebre scrittrice Christina Foyle su un prato durante il Gran Premio d’Inghilterra. Dopo la morte di Foyle nel 1999, all’ultracinquantenne tartaruga andarono 24,6mila euro. Silverstone è ora affidata alle amorevoli cure della governante Maureen, che per il disturbo ha ricevuto 150mila euro.