Chiamasi “Rottura della quarta parete” quel modo di fare teatro per coinvolgere il pubblico eliminando il velo trasparente di divario tra palco e platea. Siamo tra il III e il II secolo a. C quando Plauto, commediografo latino, cominciò questa nuova tecnica per coinvolgere gli spettatori e fare così teatro tutti insieme.
Rottura e poi coinvolgimento queste sono le due parole chiave per presentare 50 minuti di ritardo spettacolo che debutterà questa sera, 23 giugno, al Teatro Franco Parenti di Milano e in scena fino al 27 giugno, tratto dall’esperienza di un membro della compagnia. La vicenda infatti racconta il ritardo di un aereo, in partenza da Mykonos direzione Venezia, a causa della presenza di due profughi 60enni vestiti da turisti che hanno bloccato il decollo fino a che non sono stati fatti scendere senza che nessun passeggero facesse o dicesse nulla.
Questo il punto di partenza, la messa in scena invece (ed è qui che sta il guizzo) sarà un mix tra attori e spettatori: fin dall’ingresso nel foyer il pubblico viene infatti inserito in un gruppo whatsapp attivo per tutto lo spettacolo e protagonista della scena sarà un grande schermo, permettendo così a tutti di affacciarsi e interagire con il mondo online dei social.
Una sorta di esperimento fatto di azione e reazione in quei 50 minuti che rappresentano uno strappo alla quotidianità per riflettere su come pensiamo e agiamo (non necessariamente in questo ordine).
«Un momento per sentirsi parte di una comunità teatrale che pensa, ride e distrae se stessa, in un cortocircuito continuo tra comunità teatrale e comunità social»
Così hanno definito lo spettacolo gli autori Alessia Cacco e Jacopo Giacomoni che, tra l’altro, fa parte di Campo Aperto la rassegna che attraverserà tutta la stagione estiva del Teatro Franco Parenti mettendo in contatto artisti e compagnie in una ricerca ideale di condivisione sui nuovi paradigmi di contemporaneità.
Razzismo, intelligenza artificiale, ecologia o disoccupazione sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati in questi incontri teatrali investigati e raccontati dalle nuove generazioni in linguaggi che spaziano dalla danza, alla prosa fino alla stand up comedy.