Il Politecnico di Milano si conferma, per il quarto anno consecutivo, il migliore ateneo italiano. Secondo il Qs World University Ranking, sono quattro le università italiane che rientrano nelle prime duecento posizioni della classifica che segnala una nuova crescita qualitativa degli atenei italiani nel mondo.
Sembra poca cosa rispetto al dominio delle alte scuole americane, nelle prime quatto posizioni, e inglesi che si aggiudicano il quinto e il sesto posto. Ma per numero di atenei considerati siamo quarti in Europa e, tra i top200, l’Italia è settima nel continente, a pari merito con il Belgio. Davanti a noi Regno Unito, Germania, Olanda, Svizzera, Francia e Svezia.
Tra le trenta accademie nostrane, prese in considerazione nel ranking, ventuno migliorano la loro posizione, mentre nove la peggiorano. Il Politecnico di Milano si colloca al 156° posto, in una graduatoria che registra 863 accademie nei cinque continenti. Si tratta della migliore posizione di un’italiana da quando esiste il rankingQs, ossia da quindici anni. Rispetto all’anno scorso il PoliMi guadagna ben quattordici posizioni, settantatrè negli ultimi cinque anni, cento trenta negli ultimi dieci.
Sempre tra le italiane è seconda, nella classifica inglese, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che si colloca al 167° posto. Migliora di 25 posizioni e supera l’Università di Bologna, che scala di otto posizioni, si colloca al 180esimo posto ed è l’ultima tra le quattro italiane nelle prime duecento posizioni. Guadagna il terzo posto un’altra università di Pisa, la Normale.
Tra gli atenei italiani che non rientrano nelle prime duecento posizioni della classifica c’è La Sapienza di Roma che perde due posizioni rispetto all’anno scorso e si piazza 217a. Salto in avanti per l’Università di Padova che rientra nelle prime 250 al mondo e migliora di ben 47 posizioni. E’ ferma al 325° posto l’Università Statale di Milano, mentre perde ottanta posizioni il Politecnico di Torino, ora 387°. Migliora ancora l’Università Federico II di Napoli che rientra tra le prime cinquecento. Avanzano anche la Bicocca di Milano, Ferrara, Siena e Brescia.
L’Italia, però, è tra i Paesi peggiori per quantità di docenti rispetto al numero degli studenti. A parte due eccezioni, la Scuola Normale Superiore di Pisa, 34esima al mondo in questo ranking di dettaglio, e l’altra di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna, 68esima. Tutte le altre si collocano nella classifica oltre il 600 posto.
Sul piano assoluto le prime quattro università confermate sono: Mit, Standford, Harvard e Caltech. Tutte nordamericane. Nella contesa inglese per il quinto posto c’è il sorpasso di Oxford su Cambridge.